Nicolin racconta Amey e Mancini, gli esordi record in A e B

19.05.2021 09:00 di  Leonardo Bosello   vedi letture
Nicolin racconta Amey e Mancini, gli esordi record in A e B

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I due esordi

Cresciuti entrambi nelle giovanili del Vicenza, in questa stagione Wisdom Amey e Tommaso Mancini sono diventati i più giovani esordienti di sempre, rispettivamente in Serie A e in Serie B. Se per Tommaso la prima volta è stata proprio con la maglia dei biancorossi nella serie cadetta, mentre per Wisdom l'esordio nel massimo campionato italiano è avvenuto con il Bologna, dopo anni di settore giovanile tra Bassano del Grappa e Vicenza.

 Wisdom Amey, difensore centrale classe 2005, ha debuttato mercoledì 12 maggio, nel finale di Bologna-Genoa. Wisdom è diventato così, a 15 anni e 274 giorni, il più giovane di sempre ad esordire in Serie A, battendo il record di Amadei e Pellegri, i quali debuttarono a 15 anni e 280 giorni, rispettivamente nel 1937 e nel 2016.

Tommaso Mancini invece, cresciuto anche lui settore giovanile della squadra veneta, ha esordito lo scorso 5 Gennaio, nel finale di Vicenza-Brescia. Tommaso è diventato così, a 16 anni 5 mesi e 12 giorni, il più giovane debuttante in Serie B. Dopo la prima apparizione, l'attaccante classe 2004, ha collezionato altre 4 presenze nel campionato cadetto, tra le quali una anche da titolare.

Un'annata sicuramente da incorniciare quindi per il settore giovanile biancorosso, con due esordi record di due ragazzi cresciuti nella società di Renzo Rosso. Per commentare questo splendido trionfo abbiamo intervistato Michele Nicolin, attualmente responsabile del settore giovanile del Vicenza e in passato del Bassano, dove ha conosciuto e formato i due ragazzi fin da molto piccoli.

 L'intervistasul percorso di Amey con il Bologna e le sensazioni provate al suo ingresso in campo

“Sono molto felice per il suo esordio e le prime impressioni non possono che essere positive.  Conosco il ragazzo e conosco la sua storia: so da dove parte e sono orgoglioso del suo processo di crescita. Le emozioni provate al suo ingresso in campo non sono solo sportive: può rappresentare uno di quei sogni che solo il calcio può regalare. Uscito fuori da un contesto sociale non semplice il ragazzo si è dimostrato forte e maturo da poter raggiungere questo piccolo traguardo, ma è solo il primissimo passo verso un futuro che mi auguro possa essere ricco di soddisfazioni per lui”.

Tra Bassano e Vicenza Wisdom ha fatto quattro stagioni con me, anni di costruzione del ragazzo e dell’ometto, perché per me lui è ormai è un uomo. Fin da piccolo dimostrava grande leadership e carattere con i pari età, ma Wisdom è un ragazzo umile e dalla grande predisposizione al lavoro, con lui si è creato fin dai primi tempi un ottimo rapporto. Per arrivare sotto le Due Torri ha lavorato tanto, facendo sacrifici ma continuando ad aiutare la famiglia. È un ragazzo d’oro con la mentalità già da uomo e da professionista."

sull'esordio di Mancini e il doppio primato firmato Vicenza

"L'esordio di Mancini, anche se in Serie B, è comunque frutto di un percorso emozionante e ricco di significato per il ragazzo e per noi. Tommaso fino ai 13/14 anni veniva considerato un buon prospetto, ma negli ultimi due anni ha avuto veramente una crescita clamorosa e fuori misura. L'esplosione significativa per il salto di categoria è arrivata nell'Under 15, da lì in poi ha bruciato le tappe ad una velocità impressionante, meritando tutti i traguardi raggiunti fin qui. Attualmente è in prima squadra non a caso e non a causa di qualche assenza di giocatori "senior", ma proprio per scelta tecnica, perché il ragazzo ha dimostrato qualità e le presenze in B, tra cui una da titolare, lo dimostrano".

"Siamo molto contenti, il Vicenza ha avuto il privilegio di vedere, nella stessa stagione sportiva, sia il più giovane esordiente della Serie A che il più giovane esordiente della Serie B, entrambi con un passato nel nostro settore giovanile. Penso sia un un fatto mai visto nella storia quindi siamo estremamente soddisfatti e felici. È la riprova che fin dai tempi del Bassano la famiglia Rosso crede nei giovani, non solo dal punto di vista calcistico ma anche in azienda, formando e facendo crescere, sia sul campo che attorno, potenziali figure promettenti per il futuro del club. Qui a Vicenza c'è il coraggio e la volontà nel non avere paura a lanciare un giovane, spero che questa caratteristica ci contraddistinguerà sempre di più in futuro, rendendoci una società all'avanguardia e di prospettiva. Seguendo questa logica credo che potremmo diventare un club di alto livello, puntando sui giovani".

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