Fluidità, sotto età e imbattibilità: ecco l'Inter di Tiziano Polenghi

Vittoria doveva essere, e vittoria è stata. Dopo tre partite rocambolesche, decise nel bene (gol del pari contro Venezia e Udinese) e nel male (gol del 2-2 subito contro il Verona) al 90', i nerazzurri di mister Polenghi ritrovano il sorriso al centro sportivo "Rigamonti" di Buffalora contro la Feralpisalò.
Una partita che ha visto i nerazzurri presentarsi al calcio d'avvio con ben quattro giocatori sotto età: due in difesa, Bovio e Sorino, e due in attacco, Moressa e Carrara. La differenza di età non si è però fatta sentire, con i nerazzurri che hanno dominato tecnicamente e fisicamente l'avversario, facendo intravedere spunti di quello che è e sarà l'andazzo del calcio nei prossimi anni: tanti giocatori fisici, al tempo stesso tecnici e che sappiano interpretare al meglio le due fasi.
L'Inter si presenta con il 4-3-1-2 in fase di non possesso, ma i numeri non rendono l'idea dell'"offensività" della squadra. Basterebbe leggere le statistiche e vi accorgereste subito che una delle due mezzali è il capocannoniere dei nerazzurri, con 5 gol e 1 assist in 6 partite: il capitano Jamal Iddrissou. È interessante anche analizzare la fase di costruzione dei nerazzurri. I ragazzi di Tiziano Polenghi hanno diverse soluzioni nello sviluppo: dalla classica Salida Lavolpiana, che vede Zarate abbassarsi a costruire in mezzo ai due centrali, ad una sorta di 4-2-2-2 (come si nota in foto), con i due terzini che danno ampiezza, Mancuso che si abbassa a costruire con Zarate, la mezzala Iddrissou e il trequartista Moressa sulla verticale e le due punte avanti.
In altre situazioni, Iddrissou e Moressa si allargano, dando vita ad una sorta di 4-4-2. Ma non finisce qui: la qualità di Matias Mancuso non può prevedere solo un ruolo di costruzione per il numero 10, che spesso si interscambia con Moressa e diventa così invasore. Come accade in occasione del gol dello 0-2, con il numero 10 che si colloca tra le due linee, molto spaccate, della Feralpisalò, prende campo e lascia partire un destro a giro imparabile per Manenti.
L'Inter di Iddrissou e compagni vince e convince, dimostrando di aver già assimilato al meglio le richieste del proprio allenatore. Ci sarà da divertirsi.