Mattia Sambugaro: solo applausi per il regista dell'Hellas Verona

In tutte le grandi squadre degli ultimi vent'anni di calcio giocato c'è sempre stato un giocatore chiave, imprescindibile per ogni allenatore, insomma: un tassello fondamentale per tutta la squadra. Molto spesso, questo "tipo" di giocatori, vive “all'ombra” dell'immenso talento dei compagni di reparto che ne nascondono l'incredibile importanza tattica e umorale all'interno della squadra. Sono i cosiddetti “underrated players” se vogliamo usare un termine internazionale. Ci sono tantissimi esempi: Sergio Busquets perno inamovibile del centrocampo catalano, vincitore di un mondiale, tre Champions League e otto campionati spagnoli “all'ombra” dei compagni Iniesta, Xavi nel passato e di Pedri e Gavi più recentemente. Anche Michael Carrick è un esempio lampante: pedina fondamentale per lo United di Sir Alex Ferguson ma decisamente meno “glamour” dei vari Giggs, Beckham e Cristiano Ronaldo. Ritornando nel nostro paese, basti pensare all'incredibile apporto dato da Massimo Ambrosini e Simone Perrotta alle loro squadre, non godendo della stessa visibilità dei loro compagni.
Anche nell'Hellas Verona Under 17, vera e propria sorpresa del girone d'andata del campionato, c'è un calciatore con queste caratteristiche. Spesso abbiamo parlato dell'energia emotiva e motivazionale di capitan Alessandro Beghini e di Elia Caneva, dello straordinario tasso tecnico di Alberto Soragni e Alessandro Pavanati, il talento puro di Richi Agbonifo ma tutte queste frecce a disposizione dell'arco di mister Coppini non sarebbero efficaci senza Mattia Sambugaro.
Mattia è un vero e proprio play davanti alla difesa, con tutte le caratteristiche tecniche e fisiche ideali per ricoprire questo ruolo. Ambidestro, grandissima visione e dotato di un'importante tecnica di base. Le sue qualità in fase di trasmissione del pallone diventano fondamentali nella costruzione del gioco (precisa nella distribuzione sia sul corto che sul lungo) della squadra scaligera, soprattutto quando gli avversari chiudono le vie esterne che impediscono di far arrivare palloni a De Battisti e al già citato Caneva. Sta crescendo anche sotto l'aspetto del posizionamento e delle letture in fase di non possesso, che gli permettono di recuperare diversi palloni. Quando si parla di Mattia è importante accennare al fatto che, ormai da quando fa parte dell'Under 14, è sempre stato un titolarissimo delle rappresentative dell'Hellas Verona, aspetto che gli ha dato grande fiducia nei propri mezzi e nelle qualità di leadership. Quando quest'anno ha dovuto saltare una gara per squalifica, la sua assenza si è fatta sentire a livello proprio di sviluppo della manovra: nel rooster di mister Coppini non c'è effettivamente un calciatore con le sue stesse qualità tecniche e soprattutto tattiche.
Anche in quest'ultimo weekend, dove l'Hellas ha chiuso il 2022 con una vittoria contro il Sud Tirol, Mattia è stato prezioso in entrambe le fasi del gioco contribuendo al 3-2 finale. Per un ragazzo, nato e cresciuto a Verona, che fa parte da diversi anni del settore giovanile della città e che ricopre quel ruolo in campo, il paragone con Jorginho non può che diventare immediato.
L'Hellas Verona Under 17 sta vivendo una stagione positiva, esprimendo un calcio qualitativo e crescendo di partita in partita. Tutti i ragazzi sono all'interno di un settore giovanile importante, con giovani di livello che si stanno imponendo nel nostro massimo campionato: Diego Coppola e Filippo Terracciano sono e dovranno essere un punto di riferimento per tutti questi ragazzi. Tra cui Mattia.