Trofeo Caroli Hotels, la festa del calcio Under 14

03.03.2018 19:19 di  Paolo Ghisoni   vedi letture

A distanza di un paio di settimane, giusto stilare a mente fredda un report di quella che e' stata l'edizione 2018 della manifestazione giunta alla 15esima edizione.

Lo facciamo ovviamente in chiave La Giovane Italia, che ormai da tre anni, utilizza il torneo come laboratorio sperimentale per il progetto ideato da Ezio Glerean. I cardini sono elementari quanto un auspicio per riportare il calcio dei bimbi in contesti adatti ad un gioco. Allenatore che prima della gara saluta i ragazzi all'ingresso dello spogliatoio e se ne va in tribuna a godersi la gara insieme ad altri spettatori. Ragazzi che si fanno la formazione da soli e , dopo aver individuato i due mister tra loro, si autogestiscono e vivono il match sino alla fine.

8 club aderenti come Juventus, Roma, Sassuolo, Milan, Inter, Spal, Genoa e Verona sono stati un autentico vanto e un punto sicuramente di arrivo. L'aver "pareggiato" anche per le formazioni dilettantistiche l'anagrafe (fino alla passata edizione giocavano con il vantaggio di una leva sopra per colmare eventuali disparita') ha fatto il resto. Consegnando ai quarti solo sfide tra club prof. Di cui sette su otto in campo con la nostra formula.

Nonostante una finale derby in salsa milanese, ( le emozioni della finale a questo link    https://youtu.be/wBp81vL1Cjk) , non ci va troppo di esultare per la riuscita generale dell'idea. Abbiamo si trovato allenatori e staff fantastici nel relazionarsi con l'esperimento. Ma ci piace sempre guardare oltre, cercando di vedere il bicchiere mezzo vuoto.

Come ad esempio l'aver constatato che per alcune societa', il vero problema resta l'invadenza e la inspiegabile voglia di esserci degli adulti. Constatare come , dopo aver abbracciato l'idea, non si sia in grado di astenersi da commenti o da azioni telecomandate dalle tribune ci ha sinceramente lasciati sbigottiti.

Cosi come sentire commenti da super esperti (sempre con la tribuna come genesi) da parte di genitori surroganti mister che vivono la gara piu' ( e peggio) dei figli, non fa altro che confermare che siamo ancora distanti dall'obiettivo "Lasciateli giocare in pace"

Ma almeno non abbiam visto e sentito quel mix ormai aberrante di insulti, violenze verbali o peggio che sembra il virus del momento in tutta la penisola.

Ecco, forse la Puglia tra formula del torneo e capacita' di innovare , ha in mano un piccolo diamante da sgrezzare.  Ci auguriamo che il prossimo PRESS TOUR "Salento tra Sport, Devozione Mariana ed Enogastronomia" (con capofila il Comune di Taurisano) possa fornire ulteriori forze a sostegno delle future edizioni.

Redazione LGI