L'analisi di Paolo Ghisoni sul calcio giovanile italiano

Il direttore de La Giovane Italia è intervenuto su TMW Radio affrontando vari temi, dalla Serie A fino alle Nazionali.
20.09.2022 18:00 di  Stefano Rossoni   vedi letture
L'analisi di Paolo Ghisoni sul calcio giovanile italiano
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Durante il pomeriggio di Maracanà, consueto appuntamento del martedì su TMW Radio, Paolo Ghisoni è intervenuto per approfondire alcuni temi riguardo il calcio giovanile italiano. Non l’unico ospite della puntata, perchè insieme al direttore de La Giovane Italia era presente anche Maurizio Viscidi, coordinatore delle nazionali maschili della FIGC.

In Italia fatichiamo a trovare nuovi talenti, sono veramente pochi quelli che fanno emozionare con le loro giocate. “Non abbiamo calciatori che fanno sobbalzare lo spettatore dalla sedia. Negli altri Paesi c’è gente come Musiala, Foden, Haaland che hanno qualità pazzesche e già da giovani fanno presagire un futuro stellare. I giocatori italiani vivono giudizi troppo altalenanti, Zaniolo ne è un esempio: compie qualche buona prestazione e per tutti è un fenomeno, commette errori una partita e viene subito criticato”.

“È proprio sbagliata la nostra cultura calcistica - ha proseguito Paolo Ghisoni nel suo intervento - Quando viene lanciato un giovane in Spagna tutto lo stadio applaude ed esulta, tanti tifosi italiani invece si mettono le mani nei capelli quando l’allenatore decide di dare fiducia a un ragazzo”.

E un altro campanello d’allarme arriva direttamente dalla Serie A, con un dato molto preoccupante relativo agli attaccanti: “Nell’ultimo weekend, solo 5 centravanti italiani sono partiti dal 1’ nelle rispettive squadre. Il nostro ct Mancini è costretto a lavorare con numeri bassi, che certamente non aiutano. Il lavoro della Nazionale è ottimo, bisogna però migliorare su altri piani”.

L’intervento si chiude con un parere su due giovani interessanti: Zerbin e Cancellieri. “Tra i due, Zerbin è quello probabilmente più pronto, agevolato sia dal percorso fatto a Frosinone che dalla fiducia dell'attuale allenatore. Cancellieri è uno di quei giocatori che Sarri stima, lì in attacco però c’è veramente tanta concorrenza. Ma devo dire che è già un successo vederli in campo, a differenza di altri che restano in panchina o tribuna. Sottolineo infine la grande prestazione di Rovella, che ha fatto benissimo contro la sua ex squadra: quella Juve che ha preferito andare sul mercato e prendere Paredes…”.

Per ascoltare i prossimi interventi, ecco il link

https://www.tmwradio.com/programmi/maracana-97