Milan: sulla corsia di destra si viaggia ad alta velocità

La catena composta da Colombo, Perin e Ossola si rivela decisiva nel 2-1 con cui i rossoneri vincono l’amichevole di lusso contro il Monza
21.04.2022 19:00 di  Luca Pellegrini   vedi letture
Colombo, Perin e Ossola
Colombo, Perin e Ossola

“Che spunti offrirà mai un’amichevole disputata ad aprile, per di più a pochi giorni dall’ultima e decisiva giornata di campionato?” si saranno chiesti in molti. E probabilmente, a livello razionale, la domanda era anche lecita. Nel calcio giovanile, però, è raro che i giocatori facciano calcoli e non diano il cento per cento in ogni gara. Così è stato anche ieri pomeriggio nell’amichevole tra Monza e Milan Under 15, terminata sul punteggio di 2-1 per la squadra di mister Roberto Bertuzzo. Match, di fatto, deciso già nella prima frazione, durante la quale i rossoneri hanno potuto contare su una catena di destra semplicemente inarrestabile: il terzino Federico Colombo, il centrocampista Ernesto Perin e l’ala Lorenzo Ossola.

FEDERICO COLOMBO: IL PENDOLINO

Come in una normale azione, che sempre più spesso nel calcio moderno viene sviluppata dal basso, partiamo dalla difesa. Federico Colombo, presente nell’almanacco de La Giovane Italia 2021/22 e fresco di convocazione con l’Italia Under 15, è l’esterno basso che ogni compagno, indipendentemente dal ruolo ricoperto, vorrebbe avere. In fase di possesso, i centrocampisti sanno di poter contare sul suo sostegno alla manovra, che si tratti di un semplice appoggio o di una sovrapposizione. In fase difensiva, i centrali possono stare tranquilli: nonostante Colombo sia una presenza fissa nella metà campo avversaria, non fa mai mancare il proprio apporto in marcatura. Il Monza l’ha capito a sue spese nei primi 35’ di partita, durante i quali il numero due rossonero ha macinato i chilometri di un pendolino, mandando in tilt l’assetto dei padroni di casa.

ERNESTO PERIN: CENTROCAMPISTA TUTTOFARE

A far saltare il piano tattico dei brianzoli ha contribuito in maniera decisiva anche Ernesto Perin, uomo-ovunque del centrocampo del Diavolo, anche lui presente nell’almanacco  de La Giovane Italia e nell’elenco dei convocati del CT Favo. Nel corso della gara ricopre infatti tutti i ruoli del reparto, abbinando qualità e quantità. Ha tecnica e visione di gioco da regista, grinta e tempi di inserimento da mezzala, capacità di supportare gli attaccanti da trequartista. Quando il Milan costruisce l’azione parte da destra, ma un attimo dopo è sul lato opposto o nel cuore del campo. Per la difesa avversaria leggere la sua posizione o prevederne le mosse è praticamente impossibile e non è un caso che sia lui a sbloccare il match con un inserimento (da sinistra) sugli sviluppi di una rimessa laterale. Sicuramente i biancorossi avrebbero potuto marcarlo più stretto, ma il suo movimento e la sua staffilata sotto la traversa sono da incorniciare. 

LORENZO OSSOLA: TECNICA E IMPREVEDIBILITÀ 

Lorenzo Ossola non ha segnato, ma solo per questione di millimetri ed è stato una costante spina nel fianco della retroguardia avversaria. Ogni volta che punta il diretto marcatore è imprevedibile: può rientrare sul sinistro e calciare in porta o cercare il fondo e crossare di destro, tentare il dribbling nello stretto o andare via in velocità nello spazio, servire direttamente la punta o premiare le sovrapposizioni del terzino. Fantasia, tecnica, cambio di passo: si può chiedere di più ad un esterno offensivo? Oggi avrebbe sicuramente meritato il gol, ma il suo mancino a giro si è spento di poco sul fondo. Per avere un’ulteriore conferma della sua importanza, è sufficiente guardare il secondo tempo: Ossola sostituito e rossoneri praticamente incapaci di pungere.  

Domenica il Milan ospiterà il Cittadella e avrà a disposizione due risultati su tre per chiudere il campionato in testa alla classifica, qualificandosi così alle fasi finali da primo del girone. Da lì in poi, vietato porsi limiti. Anche perché con una catena di destra così, sognare non costa nulla.