Final four ai nastri di partenza: le quattro semifinaliste ai raggi X

Il Milan, con il suo attacco stellare, sembra favorito; Roma e Juventus seguono a ruota, il Vicenza potrebbe mettere i bastoni tra le ruote

03.06.2022 11:00 di  Edoardo Ferrio   vedi letture
Final four ai nastri di partenza: le quattro semifinaliste ai raggi X

Ci siamo: domenica 12 giugno prenderanno il via le semifinali del campionato Under 16. Di fronte, Milan e Vicenza da una parte e Roma e Juventus dall'altra. Percorsi diversi quelli compiuti dalle quattro squadre arrivate sino a qui e che meritano approfondimento.

MILAN

Sembra doveroso partire da quella che, a conti fatti, parrebbe la favorita d'obbligo arrivati al finale di stagione: il Milan. I rossoneri, nel girone B, hanno dominato la regular season, sopravanzando altre tre squadre di ottima caratura come Atalanta, Inter e Verona. La forza dei meneghini è stata tutta in un attacco stellare: 71 reti nelle 18 partite di campionato regolare, cui vanno aggiunte le altre nove realizzate in quattro partite di play-off, in cui il Milan si è sbarazzato prima dell'ostico Benevento, quindi del Monza, che aveva chiuso al secondo posto il girone A. Totale: un esorbitante 80 segnature in 22 incontri. Protagonisti di questa stagione da record il trio offensivo che ha trascinato la squadra a questo risultato: Martinazzi-Scotti-Sia cui va aggiunta anche l'ottima stagione di Gioele Perina, il quarto attaccante ma non per questo riserva. In queste ultime settimane, il più in forma è apparso Scotti, andato anche a segno due volte con la nazionale questa settimana nelle due amichevoli contro la Spagna. Se i rossoneri proseguiranno con questo cammino, i sogni di gloria sembrano più che possibili.

JUVENTUS

Vincitrice del girone A, la Juventus ha segnato poco meno del Milan (62 reti in regular season), dimostrandosi una compagine solida capace di imporsi nel proprio girone perdendo appena due partite. I bianconeri hanno anche loro il loro trittico di realizzatori implacabili: Pugno-Biliboc-Finocchiaro hanno poco da invidiare ai loro corrispondenti rossoneri. E se in attacco è mancato qualcosa rispetto al Milan nella stagione regolare, la Juventus si è rifatta nei turni eliminatori: chiedere al Torino, che ha dovuto incassare nel derby agli ottavi di finale 10 gol tra andata e ritorno, arrivati da sette giocatori diversi, sintomo della capacità di mandare in gol tutti gli effettivi; a questi, si aggiungono i quattro segnati nel delicato ma alla fine vincente turno contro il Sassuolo che aggiornano il conto totale a 76 in ventidue incontri, cifre che quasi pareggiano quelle dei rossoneri. I bianconeri, forse anche più del Milan, sono in grado di mandare a bersaglio tutti i propri effettivi: questa forza nel gruppo è probabilmente il dato più importante riguardo la formazione torinese.

ROMA

Unica superstite dei gironi C e D, la Roma aveva faticato un po' nella parte finale della stagione regolare, rischiando anche il secondo posto a causa delle sconfitte nel derby contro la Lazio e contro il Benevento, riuscendo comunque a strappare la piazza d'onore all'ultima giornata. La solidità della Roma è stata prevalentemente difensiva: 10 solamente i gol subiti nelle 18 partite di stagione regolare, compreso un girone d'andata da appena 3 marcature al passivo. Ragone e Plaia si sono imposti come un duo pressoché invalicabile davanti all'estremo difensore De Franceschi mentre davanti, pur senza le cifre altisonanti di Milan e Juventus, i capitolini hanno sfruttato al meglio Nardozi e Musella per arrampicarsi nelle zone alte della classifica. Ai play-off poi sono arrivati due successi di spessore: prima, agli ottavi, contro l'Inter, che dopo aver vinto l'andata 4-3 a Milano si è dovuta arrendere alla rimonta giallorossa (2-0) nel match di ritorno; quindi, il derby con la Lazio, vincitrice del girone D. All'andata, una rete di Litti ha permesso ai giallorossi di avere la meglio; Ferrari rimette tutto in equilibrio nel primo quarto d'ora del ritorno, ma all'80' Mannini sembra schiudere le porte della semifinale. Tutto finito? Macché: Marinaj in pieno recupero raddoppia per la Lazio e si va ai supplementari. Qui, poco dopo la metà del primo tempo supplementare, Occhi trova la rete che schiude le porte delle prime quattro alla Roma, che ora può sognare.

VICENZA

Se non ci sono rappresentanti del Girone C in semifinale, il merito va attribuito esclusivamente al Lanerossi Vicenza di Gabriele Stevanin. La squadra veneta era stata protagonista, fino a febbraio, di una stagione altalenante, che l'aveva messa a centro classifica nel girone B. Nel finale è arrivata la giusta sterzata per raggiungere i play-off da quinta classificata: 4 vittorie e 3 pareggi nelle ultime sette partite hanno permesso ai biancorossi di arrivare agli spareggio, dopo un campionato in cui i berici si sono difesi bene (20 gol subiti in 18 partite) ma senza molta costanza offensiva (24 gol). L'obbligo quindi, in chiave play-off, era quello di gonfiare il più possibile la rete e i biancorossi sono riusciti nell'intento: contro il Verona, nel derby-spareggio precedente agli ottavi di finale, un corposo 4-2. Quindi, il pericolosissimo Bologna, vincitore del girone C, battuto 3-2 tra le mura amiche e obbligato al 2-2 in Emilia, con conseguente eliminazione degli emiliani. A seguire, ecco la seconda classificata del terzo raggruppamento: la Fiorentina. Superata 3-1 sul proprio campo, la formazione viola ha cinto d'assedio al ritorno i biancorossi, con una rete di Fiorini, ma non è poi riuscita a scardinare il fortino vicentino, che si è fatto bastare una sconfitta di misura per passare il turno. Il Vicenza ha fatto leva su un gruppo che si è trovato piano piano, dalla vena realizzativa di Tonin, al funambolismo di Pallaro a centrocampo, all'accortezza in difesa di Pegoraro. Inoltre, i biancorossi sono del lotto la squadra più giovane, con cinque sottoleva stabilmente in campo o in panchina con la squadra. Da outsider, guai a sottovalutare i vicentini.