La Lazio splende con Gelli e Serra, ma non solo. Marco Alboni da applausi

Il tecnico biancoceleste ha saputo tirare fuori il meglio da ogni singolo componente. I due "terribili" sono stati i trascinatori assoluti
05.05.2022 15:15 di Lorenzo Canicchio   vedi letture
Fonte: Lorenzo Canicchio
La Lazio splende con Gelli e Serra, ma non solo. Marco Alboni da applausi
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Valerio Gelli e Federico Serra. Federico Serra e Valerio Gelli. Se l’Under 16 della Lazio targata Marco Alboni è riuscita a conquistare il primato nel Girone D, il merito è anche e soprattutto dei due talenti classe 2006. Insieme hanno realizzato oltre venti gol, quasi la metà delle reti totali realizzate dai biancocelesti.

Il 10 è il classico fantasista moderno, dotato di un piede mancino raffinatissimo grazie al quale, molto spesso, è riuscito ad imbeccare nel migliore dei modi il collega di reparto. Sa agire tra le linee e dispone di un bagaglio di alto livello in tutte le sue espressioni. La sensibilità tecnica nel controllo è di prima fascia, così come nella gestione del pallone e nella trasmissione, sia per quanto riguarda il gioco corto che il gioco lungo. Ha nelle corde la giocata in grado di spaccare in due la partita. Appassionato di storia e geografia, frequenta l’indirizzo di Finanza e Marketing della scuola Piero Calamandrei con una media-voto generale che si attesta sul 7. Calcisticamente parlando muove i primi passi nella Corneto Tarquinia fino al raggiungimento degli 11 anni d’età, momento in cui arriva la chiamata della Lazio. Tra i suoi hobby spicca il ping pong, sport che pratica nel tempo libero insieme ad amici e compagni di squadra. Di Gelli ci eravamo resi conto già all’Halima Haider, il torneo dedicato all’Under 14 che andò in scena come di consueto nel centro sportivo della Tor Tre Teste. Insieme al talento laziale, ad attirare le attenzioni fu anche Federico Serra, l’altro “terribile” della formazione di Marco Alboni.

Attaccante di razza che vede la porta come pochi altri calciatori della sua età, il piede forte di Serra è il destro ma calcia indifferentemente anche con il mancino, diventando di fatto imprevedibile per i difensori avversari. Dispone di un ottimo bagaglio di dribbling. Negli ultimi tempi è cresciuto tanto dal punto di vista dei movimenti in area di rigore e per quanto riguarda la ricerca della profondità oltre la linea difensiva. Abile anche nel cucire il gioco con il resto della squadra, dimostra una buonissima lettura della manovra che gli permette di anticipare spesso la giocata. Il gioco aereo non è il suo forte. Tecnicamente eccellente in tutti i fondamentali: controllo orientato, trasmissione, cross e conclusione verso la porta. Cresciuto e maturato calcisticamente nel Dlf Civitavecchia, Roma e Lazio hanno messo presto gli occhi sul talento classe 2006. La società biancoceleste prevale su quella giallorossa e lo porta a Formello dove sta continuando tuttora a fare cose eccelse. In ogni stagione è sempre andato in doppia cifra, a testimonianza del grande feeling con il gol. È stato chiamato a rapporto da mister D’Urso e, giocando come sotto età, è riuscito comunque a timbrare il tabellino dei marcatori nella sfida di Under 17 contro la Reggina. Appassionato di matematica e storia, ha già le idee chiare per il futuro e sogna di diventare medico, oltre che calciatore.

Se Gelli e Serra sono state le due punte del diamante costruito da Marco Alboni, tanti altri componenti della rosa biancoceleste si sono messi in grande evidenza nel corso di questa stagione. Dalle saracinesche Renzetti e Ierardi, al leader difensivo Barone, passando per capitan Silvestri e Ferrari. Un contributo importante lo ha fornito anche Sessa, prelavato dalla F6 Football Academy (società dilettantistica campana) al termine di un testa a testa con l’Inter. Decisivo anche il contributo di Cuzzarella, con l’ex Atletico Morena che ha avuto un impatto devastante con il professionismo. Discorso simile per Marco Volpe, prorompente terzino scuola Tor Tre Teste che è passato a vestire la maglia biancoceleste due anni fa. Chiudiamo con Ceccarelli, altro profilo piuttosto interessante che la Lazio ha sfoggiato nel corso di questa annata. Menzione particolare per il tecnico Marco Alboni che, come sempre, ha saputo tirar fuori il meglio da uno dei gruppi più interessanti dell’intero vivaio laziale. Adesso non resta che continuare a correre per scrivere la storia della categoria. In palio c’è il tricolore.