Quando il calcio è nel DNA: vi presentiamo Lorenzo Paratici

Il nostro focus di oggi è incentrato sull'attaccante della Sampdoria di mister Pastorino, che sta vivendo un ottimo periodo di forma.
28.05.2024 11:15 di  Alessandro Torre   vedi letture
Quando il calcio è nel DNA: vi presentiamo Lorenzo Paratici

La Sampdoria in questa stagione sta facendo un percorso non comune, ha iniziato e concluso al massimo la regular season nel suo girone A. Quattordici vittorie, sette pareggi e solamente tre sconfitte, per un totale di 49 punti conquistati: un ritmo impressionante superato solamente dalla Juventus che, grazie alla vittoria decisiva nello scontro diretto all'ultima giornata, si è portata a +3 al primo posto. 

Quello che non era facile aspettarsi era che la squadra blucerchiata potesse continuare con questa qualità ed intensità anche nella fase ad eliminazione diretta, cosa che invece sta accadendo senza arretrare di un millimetro. Prima è stato messo da parte il Frosinone negli ottavi di finale (vittoria 2-0 in trasferta e pareggio a reti bianche in casa), poi è arrivata una sfavillante vittoria nell'andata dei quarti di finale. Contro chi? Proprio la Juventus di Claudio Grauso, avvincente sfidante per tutta la stagione. 

Il risultato finale è stato un 3-1, costruito in larga parte grazie all'importante contributo di Lorenzo Paratici. La prima cosa che balza agli occhi è la sua doppietta, che ha messo in discesa il match già nei primi sedici minuti di gioco: prima un gol che è un prodigio di coordinazione e velocità di esecuzione, poi un tap-in "di rapina". Nel resto della partita, tante sportellate e duelli fisici, spesso vinti, per difendere palloni, recuperare falli e aiutare i suoi compagni anche in ripiegamento difensivo. Una partita di sostanza, che ha unito quantità nel farsi trovare sempre disponibile come appoggio e nel mantenere tutti i palloni possibili, e qualità nell'essere comunque presente in maniera costante negli ultimi 30 metri per calciare in porta.

Questa doppietta pesa molto nell'economia della doppia sfida fra blucerchiati e bianconeri, anche a livello personale rappresenta una bella impennata nella stagione di Paratici, ma non è assolutamente un caso. Nel corso della regular season aveva messo a segno già otto reti, suddivise perfettamente fra andata e ritorno, quattro e quattro. Spiccano in particolare le doppiette siglate contro il Napoli alla seconda giornata e con la Reggiana alla sedicesima, nonché il gol che ha aperto le danze nel successo dei blucerchiati nel derby di ritorno in casa del Genoa (2-3 il risultato finale). Ora la quota doppia cifra è stata sfondata. Insomma, annata positiva a livello realizzativo per Lorenzo Paratici, vicecapocannoniere della squadra dietro soltanto ad un incontenibile Giuseppe Forte, che attualmente di gol siglati in stagione ne conta 24. 

Lorenzo Paratici, classe 2008 e figlio del direttore sportivo ex Juventus Fabio Paratici, è cresciuto calcisticamente nella Sisport, Academy che opera in sinergia con la Juventus e che ha la sua sede a Settimo Torinese. In questa squadra Lorenzo segna a palate, stupendo soprattutto nella stagione 2021-22 quando, pur non partendo spesso da titolare per l'impossibilità di allenarsi con continuità dati i continui viaggi fra Torino e Londra, mette a segno la bellezza di 14 gol in 14 partite. Una media a dir poco impressionante di un gol ogni 38 minuti di gioco. Attira così le attenzioni della Pro Vercelli, altra società famosa per la cura che è solita dare al proprio settore giovanile: Paratici risponde con 7 gol segnati nella stagione 2022-23 con la selezione Under 15 dei piemontesi.

Ad agosto 2023 ecco la chiamata della Sampdoria. Paratici si trasferisce in blucerchiato e prende subito un posto da titolare nella squadra Under 16: un binomio che, come abbiamo sottolineato, ha stupito tutti per qualità e costanza di rendimento e continua a farlo, sia a livello personale che corale. 
Paratici rappresenta il prototipo del numero 9 moderno, struttura fisica importante abbinata ad una buona tecnica di base, sa legare il gioco con i suoi compagni, tira da tutte le posizioni, va a saltare di testa, legge i vari momenti della partita e capisce come posizionarsi in campo. I suoi margini di miglioramento sono ancora ampi; non resta che vedere come si concluderà questa stagione per lui e per la Samp, come andrà avanti questo percorso che, finora, sta regalando soddisfazioni e permettendo di coltivare un sogno chiamato Scudetto.