Con la Spagna Under, divario di idee calcistiche. E non …

23.01.2018 12:04 di Paolo Ghisoni   vedi letture

Due gare Under, con la 17 e la 19, appena alle spalle. Avversaria. La Spagna.  Non uno dei test piu' agevoli. Quindi bene la scelta di andarsi a confrontare con chi ormai da anni rappresenta il top del movimento europeo.

Poi pero' le buone notizie finiscono gia'. Perche' sul piano del campo e del contorno, resta abissale il gap ideologico e comportamentale ammirato (?)  nel confronto sull'asse Vinovo-Guadalajara.

Partiamo da quello che interessa maggiormente (almeno a noi). Bisognava verificare , soprattutto con La Under 17,  che di talenti offensivi sembra averne, se si potesse in casa provare a giocarsela contro gli iberici.

Partendo magari da un modulo che potesse anche fare male alla loro difesa. Niente di tutto questo. Atteggiamento prudente e messaggio mandato ai ragazzi gia' di per se negativo. Conta non prenderle. Conta non fare figuracce. Conta quello che non conta nel LORO calcio insomma.

Quindi lenta agonia difensiva contro il loro tiki taka. In attesa dell'ineluttabile. Che, detto tra noi,  ha anche ormai un qualcosa di anacronistico.

Eravamo un paese di grandi difensori. Oggi i grandi difensori di casa nostra sono una razza in via di estinzione. Skrjniar, Manolas, Benatia, Koulibaly, De Vrij. Serve aggiungere altto al fatto che Chiellini , Barzagli e c. non hanno eredi nostrani protagonisti in A?

Non converrebbe allora provare una mutazione genetico-tattica? Almeno quando c'e' una gara amichevole? No. troppo avvenieristico.

Per la Under 19 stesso spartito. Aspetta aspetta che tanto prima o poi la loro individualita' sbuca e fa la differenza.  Temere il risultato piu' della Spagna, questo e' il dubbio amletico che sembra accompagnare chi in fin dei conti esegue ordini dall'alto.

Servirebbe cambiare molto come input e output. Servirebbe qualcuno che nel calcio dei grandi ha dimostrato di saper innovare utilizzando i giovani italiani e affiancarci idee di calcio (Gasperini, Di Francesco, Longo? ).

Gia' , ma questi costano ragazzi! Noi abbiamo altre idee e budget... La Federazione mica puo' permettersi di "ripartire" veramente da chi fa la differenza in Italia!

Noi scegliamo sempre la "foglia di fico" solo sul podio piu'alto.  Serve a dire "Eh ragazzi, ma noi abbiamo preso il migliore sul mercato ".  Fu cosi con Conte, sara' cosi con Ancelotti o Mancini.  Invertire la rotta, ovvero pensare a chi e' un patrimonio cresciuto in casa.? Come i vari Loew, Southgate e Lopetegui.

Di Biagio ? Maddai... Quello dice troppe cose. E soprattutto, dice quello che pensa...

Scusate. Ma Valcareggi, Bearzot, Vicini e Maldini che erano se non uomini (sottolineato) votati al calcio federale? Basta. Taci. Altri tempi. Adesso il mister deve essere e piacere anche ai social....

Chiudiamo con il contorno dei match. Che comprende anche il famigerato torneo delle regioni di Coverciano. Chi puo' entrarci? Fossimo intelligenti, tutti quelli che possono dare visibilita' (media) e che delle Nazionali Under beatamente se ne infischiano.

NO? NO! ius primae noctis a loro! Dentro procuratori, agenti, genitori e maneggioni. Un bel coacervo minestronico di figure che notoriamente fanno "il bene" dei ragazzi...

Tanto e talmente bene una categoria in particolare. Quella del faccendiere da bar. Quello che va a Vinovo a veder la partita ma finisce per passare gli 80 e piu' minuti al calduccio del ristoro. A tramare, tessere fila, ipotizzare scambi. Tra cappuccino e telefonino.

Per poi imbroccare la strada degli spogliatoi, arrivare dal ragazzo di turno ed esternare la fatidica frase preconfezionata. "Gran partita, fa lo stesso. Sei stato uno dei migliori".

Non importa se detta a quello che non aveva nemmeno fatto un minuto....

Avanti cosi! Sforza Italia

Redazione LGI