Cristian Turola, il ragazzo che in 180 secondi ha stravolto Torino-Inter

A volte il destino aspetta dietro l’angolo. O, più precisamente, al minuto 84 di una partita che sembrava ormai scritta. Il Torino era sotto 1-2 contro l’Inter, trafitto dalle reti di Vukaj e D’Agostino, mentre il tempo scivolava via come sabbia tra le dita. Poi, dal nulla, è arrivato lui: Cristian Turola. Dodici presenze in stagione, solo una da titolare, appena due gol all’attivo prima di questa sfida. Numeri che non promettevano profezie, ma il calcio ama sovvertire i pronostici.
All’89’, come un lampo nel buio, Turola ha iniziato il proprio show: colpo di testa, gol. Farronato battuto, pareggio. Ma non era finita lì. Il tempo di riprendere fiato, il tempo di crederci ancora. Al 92’ l’occasione giusta: Lebrino sfonda a destra, palla tesa in mezzo, e Turola (ancora lui) si fa trovare nel posto giusto, nel momento perfetto. Tocco preciso, rete e rimonta completata.
In soli tre minuti, Turola ha trasformato l’anonimato in leggenda, il dubbio in certezza. Ha ribaltato una partita, ha dato speranza, luce e chissà: magari ancora un futuro in questo campionato. Il ritorno dirà se il Torino volerà in semifinale. Ma comunque vada, lo scorso sabato a Torino porta il suo nome inciso a fuoco: Cristian Turola, il ragazzo che in 180 secondi ha cambiato tutto.