Donnarumma, da predestinato a campione: tutto scritto su La Giovane Italia!

Gianluigi Donnarumma ha scritto ieri sera una pagina indimenticabile della propria carriera: nella finale di Monaco contro l’Inter, ha conquistato la sua prima Champions League. Un traguardo prestigioso che premia una stagione straordinaria, sia per lui che per il Paris Saint Germain, capace di realizzare un clamoroso Triplete.
Ora, con questo successo alle spalle, Gigio può anche iniziare a sognare il riconoscimento più ambito per ogni calciatore: il Pallone d’Oro. A quasi vent’anni dall’ultimo italiano a vincerlo - Fabio Cannavaro nel 2006 - la possibilità che un azzurro torni a trionfare è concreta. Certo, la concorrenza è di altissimo livello: Dembélé, Yamal e altri fuoriclasse in lizza, ma Donnarumma ha tutte le carte in regola per essere protagonista fino alla fine.
Come accaduto per tutti gli altri ex LGI, è bello tornare alle origini e ripercorrere la sua storia, anche attraverso le pagine del nostro Almanacco. Donnarumma è stato uno dei pochissimi ad apparire in ben sei edizioni consecutive, dal 2013 al 2018. Un segnale chiaro: La Giovane Italia ha sempre creduto nel suo talento. Nella scheda del 2014, lo raccontavamo così: "È un fuori classifica per la categoria. Interpretazione del ruolo, tecnica, atteggiamento, insomma: tutto da portiere già completo. 1.98 di timidezza fuori dal campo, ma in quello spazio di 2.44 per 7.32 dimostra grande determinazione, sicurezza e grande fiducia nei suoi mezzi".
Che sarebbe arrivato in alto, insomma, lo si poteva intuire già allora. Le tante presenze nelle Nazionali giovanili (ben 24 fino all’U21) raccontano di un percorso segnato dal talento e dalla fiducia. Una fiducia, soprattutto, che anche il Milan non ha esitato a dargli, convocandolo in Serie A già nella stagione 2014/2015 con Inzaghi in panchina. Ma è il 25 ottobre 2015 la data che segna davvero l’inizio della sua scalata: a soli 16 anni, sotto la guida di Mihajlovic, debutta titolare contro il Sassuolo. Da quel giorno in poi, Donnarumma sarà il numero uno rossonero per tutte le stagioni successive, fino al trasferimento al PSG nell’estate del 2021. Con il Diavolo (ricordiamo) ha conquistato un solo trofeo, la Supercoppa Italiana vinta ai rigori contro la Juventus.
Nel 2021 arriva il momento di cambiare aria: a fine contratto col Milan, sceglie Parigi. Al PSG si prende il suo tempo, ma finisce per diventare il riferimento tra i pali anche lì, fino a questo trionfo che segna una nuova vetta della sua carriera. Nel frattempo, anche in Nazionale il suo percorso è stato impressionante. Dopo tutta la trafila giovanile, è arrivato stabilmente in azzurro e oggi è una delle certezze più granitiche del gruppo. Ha già superato le 70 presenze e il suo ruolo da leader, silenzioso ma deciso, è sempre più centrale nel progetto azzurro.
Da Castellammare alla cima d’Europa, passando per le copertine dell’Almanacco: Gigio ha vinto tanto, quasi tutto. Con l'ambizione di ottenere altri traguardi importanti sia col club, sia con l'Italia. Complimenti Gigio!