Dopo la Coppa Italia Primavera, a che punto è oggi il settore giovanile del Cagliari?
É cominciata la settimana che porterà all’ultimo turno prima della pausa natalizia: questo weekend scenderanno in campo Under 15, Under 16 e Under 18, mentre il campionato Under 17 ricomincerà l’11 gennaio con il Cagliari che farà visita al Padova.
Partiamo dalla squadra che, tra le quattro, è quella che sta facendo il miglior campionato: l’Under 15, sotto la guida di Davide Carrus, si trova momentaneamente al terzo posto in classifica (seppur con una gara in più dell’Inter quarta) e con un vantaggio di 4 punti rispetto al Como settimo, prima squadra fuori dalla zona playoff. Un gruppo, quello dei 2011 rossoblù, che arriva dal terzo posto conquistato lo scorso anno nel Gruppo 2 del campionato Under 14, chiuso alle spalle di Atalanta e Alcione Milano. Buona annata che si sta ripetendo pure in U15, con 19 punti raccolti in 11 partite (5V,4P,2S) e con tanti ragazzi che stanno ben figurando, uno su tutti capitan Cristian Pinna, perno del centrocampo cagliaritano. Questo fine settimana i sardi faranno visita alla capolista Milan, squadra che dista appena 3 punti ma che deve recuperare lo scorso turno rinviato contro l’Atalanta. L’obiettivo è quello di fare il colpaccio.
Ovviamente, come l’Under 15, anche la squadra campeggiata da mister Federico Trudu se la vedrà contro il Milan, capolista anche nel campionato Under 16 e per di più senza sconfitte. Discorso un po’ diverso per il Cagliari che occupa l’ottava posizione con 14 punti (4V,2P,5S) ma ad appena una lunghezza dalla zona playoff. Per il mister, dopo 2 anni col gruppo dei 2009, ora il compito di provare a replicare quanto di buono fatto anche con i 2010, che sfiorarono lo scorso anno i playoff chiudendo a pari punti col Monza meglio classificato per via degli scontri diretti e della differenza reti. Vittoria sui brianzoli di appena due turni fa e che ha preceduto l’ultimo successo casalingo col Venezia. Sardi che arrivano dunque in fiducia alla difficile trasferta, con 10 punti conquistati nelle ultime 4 giornate. La squadra sta ingranando e l’impressione è che il meglio debba ancora venire, sempre guidata dal bomber Giuseppe Pintus, 5 reti per lui quest’anno, in linea con le 10 della passata stagione.
Passiamo dunque all’Under 17, l’unica che ha già chiuso il girone d’andata e lo ha fatto con un bel successo esterno per 1-5 contro il Südtirol fanalino di coda. Vittoria fondamentale che fa rientrare i sardi in zona playoff e a 2 lunghezze di sicurezza sul Padova sesto. Questo dopo tre sconfitte consecutive che avevano un po’ rallentato l’ottimo ruolino di marcia di inizio stagione. Matteo Mancosu, alla sua prima esperienza da capo allenatore dopo qualche anno da vice sempre nel settore giovanile rossoblù, ha tra le mani sicuramente un gruppo di grande qualità, i 20 punti in 12 partite ne sono la dimostrazione, con tanti giocatori interessanti che gli anni passati tra U15 e U16 hanno ben figurato e sono stati spesso protagonisti in nostri articoli: Sow, Lo Verde, Piredda, Palacio e Pibiri (4 presenze con la Primavera) su tutti. Un gruppo che da quest’estate non conta più su Thomas Boccia, volato a Como, ma che è stato rimpiazzato con un giocatore fisicamente molto diverso ma con la stessa fame di gol, stiamo parlando dello svedese Skjöld, cannoniere della squadra con 7 gol.
Chiudiamo con l’Under 18 allenata da Gianmarco Giandon, fanalina di coda con appena 4 punti raccolti in 15 partite e ben 13 sconfitte, ultima con l’Atalanta per 3-0. Unico successo contro il Genoa alla dodicesima giornata per 3-2. Molti ragazzi che ben figurarono l’anno scorso in U17 raggiungendo degli storici quarti di finale, sono maggiormente impegnati in Primavera, fattore che gli aiuterà a farsi trovare più avanti di molti coetanei il prossimo anno.
In conclusione, è sempre importante ricordare che il vero successo di un settore giovanile non si misura dal numero di partite vinte, naturalmente conquistare i 3 punti e trofei è importante, ma l’obiettivo finale e comune è quello di formare prima degli uomini e poi dei calciatori, possibilmente all’altezza del calcio professionistico e che possano tornare utili alla prima squadra.
