Empoli, un girone d’andata che vale molto più della classifica

Dal lavoro silenzioso di agosto alla consapevolezza di dicembre: crescita, identità e gruppo nel percorso dei ragazzi di mister Polverini.
28.12.2025 16:00 di  Enrico Signorini   vedi letture
Empoli U16
Empoli U16
© foto di E.Signorini

Ci sono stagioni che non si raccontano soltanto attraverso i numeri, ma attraverso il percorso che porta una squadra a diventare davvero tale. Il girone d’andata dell’Empoli è uno di questi. Un cammino iniziato ad agosto, lontano dai riflettori, fatto di lavoro quotidiano, di domande senza risposte immediate e di una crescita costante che oggi trova conferma nella classifica, ma soprattutto nell’identità costruita dal gruppo.

L’inizio di stagione ha rappresentato un vero punto zero per un gruppo che, dopo una stagione complicata, ha saputo ritrovarsi e ridefinire la propria identità. L’estate è servita proprio per fissare obiettivi condivisi e dare una direzione precisa a un percorso che oggi appare finalmente riconoscibile.

L’esordio sul campo del Napoli, chiuso con un netto 0-3, è stato il primo segnale: personalità, coraggio e capacità di affrontare una trasferta complicata senza timori. La successiva sconfitta interna contro la Lazio, arrivata per 1-2, ha invece rappresentato il primo vero momento di riflessione, una battuta d’arresto che non ha rallentato il percorso, ma lo ha indirizzato, trasformandosi in un passaggio formativo fondamentale.

Da quel momento in avanti, i ragazzi di mister Alessandro Polverini hanno iniziato a costruire la propria stagione con continuità e maturità. Le vittorie sui campi di Lecce, Palermo, Pescara, Bari e Juve Stabia hanno raccontato di una squadra solida, capace di adattarsi alle diverse partite e di colpire con lucidità. In casa, successi pesanti come il 5-2 contro la Roma hanno certificato il valore tecnico del gruppo, mentre gare più combattute, come il 3-2 contro il Frosinone, hanno evidenziato una crescita mentale evidente, fatta di attenzione e compattezza.

L’unico stop netto è arrivato sul campo della Fiorentina, la capolista del girone: una sconfitta che non ha tolto certezze, bensì ne ha aggiunte. Perché anche da quelle partite nasce consapevolezza, e l’Empoli ha dimostrato di saper reagire subito, chiudendo il girone d’andata con prestazioni solide e convincenti.

I numeri dipingono un secondo posto in classifica con 30 punti, un attacco prolifico e una difesa tra le più affidabili del campionato. Ma ciò che colpisce maggiormente è la coralità del contributo offensivo. Alessandro Lodi, capocannoniere con 5 reti, affiancato da Sebastian Savelli e Kevin Capitoni a quota 4, è il simbolo di una squadra che non dipende da un singolo, ma che costruisce e finalizza attraverso il gruppo.

A rendere ancora più significativo questo percorso è il valore umano che emerge dallo spogliatoio. Le parole di mister Alessandro Polverini, condivise sui social al termine dell’ultima gara del girone d’andata, raccontano meglio di qualsiasi analisi il senso di questi mesi: umiltà, sacrificio e lavoro quotidiano. Concetti che spiegano chiaramente quanto questo gruppo sia cresciuto nel corso della stagione, non solo sul piano tecnico, ma anche sotto il profilo umano.

Ed è proprio qui che i toscani hanno trovato la loro forza più grande: nel gruppo, nella capacità di riconoscere i propri limiti per superarli insieme, in quella crescita esponenziale che nasce dal sacrificio quotidiano e dalla fiducia reciproca.

Ora il campionato si ferma, il girone d’andata è archiviato e lo sguardo si sposta inevitabilmente verso il futuro. Il girone di ritorno porterà nuove sfide e nuove difficoltà, ma questo gruppo ha già dimostrato di avere basi solide: mentalità, organizzazione e spirito di squadra.

Con la pausa natalizia arriva anche il momento di fermarsi un attimo e guardare il percorso fatto. Ai ragazzi biancoblù va un plauso sincero per quanto costruito fin qui, dentro e fuori dal campo. A loro, alla società e a tutti coloro che vivono da vicino questo percorso, l’augurio di un sereno Natale e di un felice anno nuovo, con la speranza che il 2026 possa portare nuove soddisfazioni e tappe di crescita. Perché quando il lavoro è guidato dall’umiltà e dalla passione, davvero, impossible is nothing, come ama ricordare il mister.