Il percorso di Marco Vaccarella: un’eccellenza tra Juve e Nazionale
La prima metà di stagione della Juve ha portato alla ribalta diverse individualità interessanti, ma poche hanno inciso quanto Marco Vaccarella, classe 2011, protagonista di una crescita costante e di prestazioni che lo collocano tra i profili più brillanti della categoria. Il suo rendimento nel girone A ha attirato l’attenzione degli osservatori, trovando un’ulteriore tappa significativa nella recente convocazione al Torneo di Sviluppo UEFA da parte del CT Battisti: un segnale chiaro di quanto il suo valore sia riconosciuto tanto in bianconero, quanto in ambito Nazionale.
Noi de La Giovane Italia lo avevamo già messo nel mirino durante la scorsa edizione del Trofeo Caroli, competizione nella quale il ragazzo aveva lasciato intravedere doti tecniche e personalità fuori dal comune. Difensore centrale di formazione, Vaccarella ha progressivamente ampliato il proprio raggio d’azione grazie a un’impostazione che travalica i confini del ruolo. Nel 3-4-1-2 juventino interpreta la fase di costruzione con notevole maturità: non si limita alle letture difensive, ma accompagna l’azione salendo fino alla linea dei centrocampisti, gestendo con lucidità il primo possesso e contribuendo allo sviluppo dell’azione. Non è un caso che venga spesso impiegato anche come regista vero e proprio, sfruttando visione di gioco, qualità tecnica e capacità di anticipare le situazioni.
Per caratteristiche e influenza sul sistema di gioco, Vaccarella rappresenta una pedina fondamentale per la Vecchia Signora, completo e già centrale nei meccanismi dell'allenatore. Un nome destinato a rimanere sotto osservazione nei mesi, o forse meglio negli anni, a venire.
