Bernamonte, il "pittore viola": talento, visione e leadership della Fiorentina
C’è chi gioca a calcio e chi, con il pallone tra i piedi, prova a raccontare qualcosa in più. Lorenzo Bernamonte, centrocampista della Fiorentina Under 16, rientra senza dubbio nella seconda categoria. Nato il 28 marzo 2010, è uno di quei profili che attirano l’attenzione non solo per continuità di rendimento, ma per il modo in cui interpreta il ruolo.
Il suo percorso parte dall’ASD Bevilacqua, la società della città in cui è cresciuto, prima del grande salto nel 2018 nel settore giovanile dell’Hellas Verona. È lì che Bernamonte completa il proprio processo di maturazione calcistica: con la maglia gialloblù raggiunge la Final Four sia con l’Under 13 sia con l’Under 14, arrivando in entrambe le stagioni fino alla finale, poi persa contro l’Inter. Anni importanti anche sotto il profilo caratteriale, nei quali si afferma come punto di riferimento del gruppo, tanto da indossare la fascia da capitano per due stagioni consecutive.
Oggi, in viola, Bernamonte è un centrocampista moderno, completo e dinamico. Garantisce presenza costante in mezzo al campo ma sa allargarsi sulle corsie, leggere gli spazi e inserirsi senza palla con grande intelligenza. I suoi movimenti creano superiorità numerica e aprono soluzioni offensive che spesso si traducono in conclusioni personali o assist per i compagni. In fase di non possesso è altrettanto incisivo: reattivo nella rincorsa sull’uomo, efficace nel recupero del pallone e rapido nel ribaltare l’azione, trasformando una situazione difensiva in un’immediata occasione da gol.
Ma è con la palla che Bernamonte riesce davvero a distinguersi. Come un "pittore", disegna traiettorie per i compagni, sia nello stretto sia con lanci più lunghi, riuscendo quasi sempre a metterli nelle condizioni ideali per segnare. I suoi passaggi non sono mai casuali, sembrano avere un’idea precisa già al momento del controllo.
Vi ricordate l’assist per la rovesciata di Barzagli nelle fasi finali contro il Napoli? No? Allora sicuramente ricorderete quello per Sharka, domenica contro il Bari, dove ha anche sbloccato la gara da calcio di rigore: un pallone che viaggiava con un messaggio chiaro sopra, “spingimi”. Un invito che il compagno non ha potuto rifiutare.
Nonostante la giovane età, Bernamonte mostra già spiccate doti di leadership e personalità, qualità che lo rendono uno dei profili più interessanti della Fiorentina Under 16. Un centrocampista che non si limita a correre e recuperare palloni, ma prova a dare un senso, e una forma, a ogni giocata.
