Italia Under 17, Steffanoni è una certezza: ora l’Europeo, poi la Serie A

È nato nel 2008, ma gioca come se avesse dieci anni di esperienza in più. Federico Steffanoni, centrocampista di proprietà dell’Atalanta, è una delle promesse più brillanti di questa categoria e anche uno dei punti fermi della Nazionale Under 17. Il CT Favo lo ha inserito nei pre-convocati per il raduno a Coverciano in vista degli Europei in Albania, ma in realtà pochi dubbi circondano la sua presenza nella lista definitiva: Steffanoni è stato un perno imprescindibile in tutte le partite di qualificazione, a novembre e marzo, e ha saltato un solo impegno stagionale con gli Azzurrini: il doppio confronto con la Francia. Un indizio? No, una certezza.

E se con l’azzurro addosso Steffanoni è ormai una sicurezza, anche con il club sta bruciando le tappe. Dopo aver vinto da protagonista lo Scudetto Under 16 con l’Atalanta di Gambirasio, quest’anno è stato promosso nella formazione Primavera, dove ha trovato spazio e responsabilità. È il secondo 2008 con più minuti giocati nel campionato, preceduto solamente da Marello ma davanti ad altri giovani di livello come Comotto e Forte. Le sue presenze stagionali sono già 40, sommate tra Primavera 1, Coppa Primavera e Youth League: qui i bergamaschi si sono fermati agli ottavi, battuti ai rigori dal sorprendente Trabzonspor, capace poi di spingersi fino alla finale persa contro il Barcellona.

Le sue qualità non sono passate inosservate neanche a Gian Piero Gasperini, che lo ha voluto visionare da vicino già nell’estate scorsa durante il raduno con la Prima Squadra. A fine ottobre, poi, le prime convocazioni in Serie A per le sfide con Venezia e Verona. Nessun esordio ancora, ma il segnale è chiaro. Steffanoni sogna in grande: “Mi piacerebbe esordire nella massima categoria con la maglia dell’Atalanta”, ha dichiarato ai canali della FIGC, senza nascondere l’ammirazione per uno dei suoi idoli, Ederson, che definisce “un giocatore incredibile”.

Ora l’attenzione si sposta sull’Europeo, dove l’Italia Under 17 punta in alto. E se il percorso sarà lungo, c’è da scommettere che nel cuore del campo ci sarà ancora lui, Federico Steffanoni. Sacrificio, corsa, visione. Il futuro ha già il suo numero... e forse anche il suo nome.