L'Uomo della Finale: Filippo Serantoni

Nella finale Scudetto tra Inter e Fiorentina, terminata 2-1 per i nerazzurri, c'è un nome che brilla più degli altri: Filippo Serantoni.
Ancora una volta, è lui a rompere gli equilibri e indirizzare il match sui binari giusti. Al 10’, su un perfetto cross di Foroni, anticipa tutti e batte Rosi con freddezza e precisione, confermando il suo istinto da vero leader offensivo. La sua presenza è costante e incisiva: tra i più propositivi e pericolosi in campo, sfiora anche la doppietta personale, costringendo il portiere viola a un grande intervento per mantenere in bilico il risultato. Purtroppo, la sua prestazione si interrompe prematuramente al 56’, complice un problema muscolare. Ma tanto è bastato per lasciare il segno.
Nonostante le prove maiuscole di Vanacore, Costante e Foroni - tutti protagonisti di una finale di altissimo livello - il titolo di "Uomo della Finale" non può che andare a lui. Il suo impatto nei momenti decisivi, la capacità di guidare i compagni nei frangenti cruciali e l'ennesimo gol pesantissimo in una partita da dentro o fuori lo rendono semplicemente imprescindibile.
Filippo Serantoni: classe, determinazione e cuore nerazzurro. Uomo della Finale, senza dubbio.