Torino, il futuro è adesso: doppio tricolore con Under 18 e Under 17

Il Torino celebra un doblete storico. In poche settimane, i granata hanno portato a casa due titoli nazionali nel proprio settore giovanile, confermando la bontà del lavoro condotto negli ultimi anni e accendendo più che mai le speranze per il futuro.

La formazione Under 18 ha recitato un ruolo da protagonista per tutta la stagione. Sempre in lotta per il primato nel girone con Roma e Cesena, ha dimostrato grande continuità e maturità, arrivando alla Final Four nelle condizioni migliori. Proprio le due rivali più temute sono state poi superate nelle fasi decisive. In semifinale il Cesena è stato piegato anche grazie all’ennesima prestazione di Cacciamani, autentico trascinatore e leader tecnico di una squadra che non ha mai tremato. La finale contro la Roma si è trasformata, invece, in una battaglia di nervi: dopo il pareggio nei tempi regolamentari, è stato un guizzo nei supplementari a regalare il titolo al Torino, evitando la lotteria dei rigori e facendo esplodere la festa granata.

E se la vittoria dell'Under 18 era quantomeno "attesa", l’Under 17 ha rappresentato forse la più bella sorpresa della stagione. Nel girone A, dominato da una Juventus imprendibile, i granata sono riusciti a strappare con determinazione il secondo posto al Genoa, conquistando così l’accesso diretto ai quarti di finale e saltando i temuti playoff. Ai quarti, l’impresa più grande: eliminare l’Inter, considerata da molti la favorita, con una vittoria per 3-2 nella gara d’andata e un prezioso pareggio al ritorno a Milano. In semifinale è arrivato il successo sull’Udinese, altra rivelazione della stagione, mentre la finale contro il Milan si è decisa ai calci di rigore. A chiudere i giochi, con un tocco di classe e di freddezza, il cucchiaio di Luongo che ha suggellato un cammino straordinario.

In un calcio che chiede programmazione, visione e pazienza, i risultati dell'Under 18 e dell'Under 17 non sono soltanto trofei da esibire, ma testimonianze concrete di una crescita strutturale che potrebbe portare frutti importanti anche per la prima squadra.

Perchè il futuro, a Torino, parla sempre più granata.