Costante l'ha rifatto: rigore parato in finale e Scudetto all'Inter!

Nelle imprese più belle c’è sempre un eroe silenzioso, capace di cambiare il destino di una partita con un gesto, un riflesso. Per l’Inter di Fautario, quel protagonista ha un nome preciso: Umberto Costante.

Il portiere nerazzurro si è preso la scena nella fase decisiva del campionato, dimostrando sangue freddo e soprattutto personalità. Già nella semifinale d’andata contro l’Atalanta – trasmessa in diretta da La Giovane Italia sul proprio canale YouTube – Costante aveva mandato un segnale chiaro: il rigore parato a Cappellato, accompagnato da una prestazione impeccabile tra i pali. Uno degli episodi chiave, che ha spianato la strada verso la finale.

Ma il meglio doveva ancora venire. Nel match più importante dell’anno, quello contro la Fiorentina, l’Inter conduceva 2-0 quando, a dieci minuti dalla fine, la Viola ha avuto l’occasione per riaprire la gara con un rigore affidato a Croci. Ancora una volta, Costante non ha tremato: parata decisiva e punteggio che resta invariato, fino al 2-1 (siglato praticamente allo scadere) definitivo. Se quel pallone di Croci fosse finito in rete, la partita avrebbero potuto prendere un’altra piega.

E invece no. L’Inter ha potuto alzare il trofeo anche grazie al suo numero uno, autentico baluardo e punto di riferimento per tutta la squadra. In un’età in cui spesso è il talento offensivo a ricevere i riflettori, Costante ha dimostrato che anche tra i pali si può fare la differenza. Anzi: si può essere decisivi.