Il Caldiero per un posto in Primavera 3, ma serve la salvezza della prima squadra

I gialloverdi, dopo aver eliminato l'Alcione, possono arrivare in finale col Pontedera, ma per tenere la categoria devono salvarsi i "grandi"
01.05.2025 18:00 di  Edoardo Ferrio   vedi letture
Il Caldiero per un posto in Primavera 3, ma serve la salvezza della prima squadra
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Domenica mattina, nel match di mezzogiorno, il Caldiero Terme ha offerto un'ottima partita contro il Carpi, facendo leva sulla sua grande forza (la difesa) e trovando con Sambugaro e Ogomegbunam le reti per un 2-0 che avvicina notevolmente i termali alla finale contro il Pontedera. Ma, anche in caso di passaggio del turno con gli emiliani e vittoria sui toscani, questo potrebbe non bastare per accedere alla Primavera 3: per confermare la categoria superiore serve la salvezza della prima squadra. 

La stagione del Caldiero Primavera ha evidenziato i gialloverdi come una delle compagini più solide del girone A di Primavera 4, facendo leva su una difesa di alto livello per la categoria. I veronesi infatti, sono stati in grado di incassare 18 gol in tutta la regular season (miglior difesa), grazie alla grande compattezza mostrata dalla cintola in giù, con un 3-5-2 in cui otto-nove uomini si piazzano dietro la linea della palla. L'attacco, ha trovato in Ogomegbunam il realizzatore principale, con il funambolico Grego, capitano della squadra, pronto a sparigliare i piani di ogni difesa. Con questi ingredienti, i veronesi arrivati quinti in classifica si sono prima fatti le beffe dell'Alcione in casa con un rotondo 4-1, quindi nel secondo turno hanno avuto la meglio anche sul Carpi per 2-0, arrivando così alla sfida in Emilia con un doppio vantaggio importante da difendere. Eppure, anche dovesse essere finale contro il Pontedera, e anche dovesse arrivare la vittoria contro i toscani, la Primavera 3 potrebbe comunque non arrivare. 

Sì, perché il posto nei campionati Primavera, il meglio delle Under 19 nazionali, è riservato alle squadre che fanno parte dei campionati professionistici, posto che il Caldiero non è sicuro di mantenere: per la salvezza, infatti, i termali hanno bisogno di avere la meglio della corazzata Triestina, incappata in una stagione a dir poco sfortunata, in cui i giuliani sono rimasti spesso sul fondo. Il 10 e il 17 maggio ci sarà la doppia sfida contro gli alabardati che sancirà chi dovrà giocare la Serie D e, anche se con il pronostico a sfavore, i gialloverdi hanno le loro carte da giocarsi. 

Di conseguenza, sarebbe un peccato venisse vanificata una stagione in cui il Caldiero ha così ben figurato, su un'ossatura di squadra veramente interessante: un asse difensivo solido, con Rubele, Gulglielmoni, Basilisco e Beghini a ruotare come difensori in una linea spesso a tre; le geometrie di Sambugaro affiancate alla muscolarità di Rossafi e ai polmoni inesauribili di Albrigi in mediana; le corse di Maroccola e Signorini sulle fasce; il tutto sotto la supervisione di un allenatore umile ma preparato come mister Piuzzi. Sabato, i gialloverdi saranno di scena a Carpi per la gara di ritorno, e potrebbero conquistare il pass per la finale contro il Pontedera, da giocarsi il 10 e il 17 maggio, lo stesso giorno dei play-out della prima squadra. Con l'auspicio di festeggiare una salvezza e una retrocessione nello stesso giorno.