Il Caldiero per un posto in Primavera 3, ma serve la salvezza della prima squadra

Domenica mattina, nel match di mezzogiorno, il Caldiero Terme ha offerto un'ottima partita contro il Carpi, facendo leva sulla sua grande forza (la difesa) e trovando con Sambugaro e Ogomegbunam le reti per un 2-0 che avvicina notevolmente i termali alla finale contro il Pontedera. Ma, anche in caso di passaggio del turno con gli emiliani e vittoria sui toscani, questo potrebbe non bastare per accedere alla Primavera 3: per confermare la categoria superiore serve la salvezza della prima squadra.
La stagione del Caldiero Primavera ha evidenziato i gialloverdi come una delle compagini più solide del girone A di Primavera 4, facendo leva su una difesa di alto livello per la categoria. I veronesi infatti, sono stati in grado di incassare 18 gol in tutta la regular season (miglior difesa), grazie alla grande compattezza mostrata dalla cintola in giù, con un 3-5-2 in cui otto-nove uomini si piazzano dietro la linea della palla. L'attacco, ha trovato in Ogomegbunam il realizzatore principale, con il funambolico Grego, capitano della squadra, pronto a sparigliare i piani di ogni difesa. Con questi ingredienti, i veronesi arrivati quinti in classifica si sono prima fatti le beffe dell'Alcione in casa con un rotondo 4-1, quindi nel secondo turno hanno avuto la meglio anche sul Carpi per 2-0, arrivando così alla sfida in Emilia con un doppio vantaggio importante da difendere. Eppure, anche dovesse essere finale contro il Pontedera, e anche dovesse arrivare la vittoria contro i toscani, la Primavera 3 potrebbe comunque non arrivare.
Sì, perché il posto nei campionati Primavera, il meglio delle Under 19 nazionali, è riservato alle squadre che fanno parte dei campionati professionistici, posto che il Caldiero non è sicuro di mantenere: per la salvezza, infatti, i termali hanno bisogno di avere la meglio della corazzata Triestina, incappata in una stagione a dir poco sfortunata, in cui i giuliani sono rimasti spesso sul fondo. Il 10 e il 17 maggio ci sarà la doppia sfida contro gli alabardati che sancirà chi dovrà giocare la Serie D e, anche se con il pronostico a sfavore, i gialloverdi hanno le loro carte da giocarsi.
Di conseguenza, sarebbe un peccato venisse vanificata una stagione in cui il Caldiero ha così ben figurato, su un'ossatura di squadra veramente interessante: un asse difensivo solido, con Rubele, Gulglielmoni, Basilisco e Beghini a ruotare come difensori in una linea spesso a tre; le geometrie di Sambugaro affiancate alla muscolarità di Rossafi e ai polmoni inesauribili di Albrigi in mediana; le corse di Maroccola e Signorini sulle fasce; il tutto sotto la supervisione di un allenatore umile ma preparato come mister Piuzzi. Sabato, i gialloverdi saranno di scena a Carpi per la gara di ritorno, e potrebbero conquistare il pass per la finale contro il Pontedera, da giocarsi il 10 e il 17 maggio, lo stesso giorno dei play-out della prima squadra. Con l'auspicio di festeggiare una salvezza e una retrocessione nello stesso giorno.