Cagliari, il futuro è adesso: dalla Primavera promosso mister Pisacane

Il sostituto di Davide Nicola è chiamato ad intraprendere un percorso nuovo e incentrato sui giovani.
12.06.2025 09:00 di  Carlo Fanni   vedi letture
Cagliari, il futuro è adesso: dalla Primavera promosso mister Pisacane

É ufficiale, Fabio Pisacane è il nuovo allenatore del Cagliari. Per l’ormai ex tecnico della Primavera, sono in totale 88 (comprese le 10 iniziali come vice di Battilana) le panchine in due anni e tre mesi alla guida dell’U20 rossoblù. I risultati sono assolutamente dalla sua parte: ha infatti conquistato una miracolosa salvezza da subentrato nella stagione 22/23, vincendo l’ultima decisiva giornata sul campo del Frosinone; l’anno scorso ha sfiorato i playoff arrivando settimo a –1 dal Milan, ma è quest’anno che è arrivata la più grande soddisfazione, con la conquista della Coppa Italia di categoria (3-0 al Milan in finale), regalando il primo trofeo a livello giovanile della storia al Cagliari. Una grandiosa stagione, che si è chiusa con un filotto, tra campionato e Coppa, di 13 risultati utili consecutivi e con la miglior difesa del campionato con appena 37 reti subite. Filotto che purtroppo non è bastato per strappare la qualificazione ai playoff, sfiorati per il secondo anno di fila, sempre a vantaggio del Milan, questa volta favorito dagli scontri diretti. Chissà dove sarebbe potuta arrivare questa squadra in uno stato di forma del genere...

Gli ottimi risultati di campo, però, non solo gli unici fattori che hanno portato il presidente a scegliere Pisacane. Perché Fabio è ormai un sardo adottivo, incarna e trasmette i valori su cui si fonda e crede il Cagliari Calcio. Trasferitosi in Sardegna nell’estate del 2015, arriva sotto l’ala di mister Rastelli, suo allenatore per due stagioni ad Avellino. Vestirà la maglia rossoblù fino al gennaio 2021 per un totale di 153 volte con 5 gol segnati, tra cui l’ultimo nello stadio Sant’Elia (il 2-1 contro il Milan), nonché sua prima gioia nel massimo campionato. Appese le scarpette al chiodo con la maglia del Lecce, si mette subito in gioco, prima nello staff tecnico di mister Liverani, poi guidando ad-interim, nella sfida vinta per 2-0 contro il Cosenza, la prima squadra in attesa dell’approdo di Claudio Ranieri. Qualche mese dopo inizierà il suo percorso in Primavera. Il resto è storia. 

Ma quali saranno i benefici dell’approdo in panchina del trentanovenne napoletano? E soprattutto, quali potrebbero essere i giovani rossoblù in rampa di lancio? La scelta di Pisacane va certamente in controtendenza rispetto a quelle che sono state le visioni e i programmi della società negli anni precedenti, una scelta che dopo campionati complicati e nell'anonimato, segna l’inizio di un nuovo percorso con una nuova idea di progetto (parola tanto acclamata quanto mistica dalle parti del capoluogo sardo). Il nuovo Cagliari dovrà ripartire dalla valorizzazione dei giovani in rosa come Prati, Obert, Luvumbo e Mutandwa, a cui naturalmente vanno aggiunti elementi che negli ultimi anni si sono ben distinti in Primavera. Chi meglio di Pisacane, che li conosce, li ha fatti crescere (e con cui ha anche vinto), può dare inizio a questa nuova avventura? Ecco alcuni ragazzi classe 2005 che, dalla prossima stagione, saranno fuori quota e quindi destinati al calcio dei grandi. 

Velizar-Iliya ILIEV (portiere): arrivato dal Levski Sofia nel 2021, il gigante bulgaro si è distinto come uno dei portieri più interessanti dell’ultima stagione, in cui ha totalizzato 33 presenze con appena 29 gol subiti e 13 clean-sheet. È vero, il Cagliari in rosa ha già Caprile (vicino il riscatto dal Napoli per 8 mln), Scuffet e Radunovic (al rientro dai rispettivi prestiti), Sherri e Ciocci. Ritagliarsi un posto in rosa dunque non sarà semplice, si potrebbe prospettare un prestito in cadetteria, in una squadra che gli dia la titolarità. 

Nicola PINTUS (difensore centrale): e pensare che nella prima parte del campionato non era nemmeno un titolare fisso, poi l’infortunio al crociato del messicano Carlo Soldati non l’ha più fatto uscire dal campo. Il ragazzo, cagliaritano doc e nel Cagliari da quando aveva 5 anni, ha fatto tutto il percorso nelle giovanili, fino all’esordio in prima squadra, arrivato alla penultima giornata contro il Venezia, subentrando a Zortea all’87’. Anche qui la concorrenza è importante, ma dalla sua ha gli ottimi numeri difensivi più le conoscenze tattica del mister. 

Diego MARCOLINI (centrocampista centrale): non un nome nuovo per i nostri lettori: inserito nell’ultimo almanacco LGI, è nato a Savona, cresciuto nel settore giovanile del Chievo per poi approdare in quello della Spal dopo il fallimento della società gialloblù. A Ferrara ha vinto due campionati Under 18 e nell’estate 2023 arriva il trasferimento a Cagliari. Figlio d'arte (suo padre Michele è un ex centrocampista di serie A), in queste due stagioni è sempre stato titolare indiscusso, con qualunque modulo. Chi ci ricorda? Samuele Ricci, per attitudini, caratteristiche fisico-tattiche e per il piede educato. 

Mamadou BALDE (centrocampista centrale): compagno di reparto di Marcolini, assieme allo Zambiano Liteta, completano il centrocampo ideale del Cagliari primavera stagione 24/25. Guineano, sbarca anche lui nell'isola nel 2023, sempre dall'Emilia-Romagna, più precisamente dall’ottimo settore giovanile del Cesena. Assieme ai compagni di reparto, forma il trio che ha rappresentato la fortuna del Cagliari, per qualità e quantità. Il suo compito è certamente quello di ruba-palloni infaticabile, a cui si aggiunge anche a una discreta gestione della sfera.

Alessandro VINCIGUERRA (Attaccante): napoletano come il mister, anche lui è protagonista nel nostro ultimo Almanacco. Entra a far parte del settore giovanile rossoblù dal 2019, ad appena 14 anni, dopo aver mosso i primi passi nella Scuola Calcio del Cantera Portici. Questa stagione è stato certamente il giocatore immagine del Cagliari Primavera, sia perché capitano, sia per i numeri: 40 presenze condite da 10 gol (di cui uno nella finale di Coppa Italia) e 5 assist. Sicuramente il giocatore con più probabilità di rimanere in prima squadra la prossima stagione, l’attacco è stato il ruolo più carente del gruppo di Nicola, e per caratteristiche (agile e tecnico) il folletto campano potrebbe dire la sua. Sono in totale cinque le convocazioni con i grandi negli ultimi due anni, senza però mai scendere in campo. Che sia giunto il suo momento? 

Nicola GRANDU (jolly): ai cinque sopracitati va aggiunto senza dubbio il ragazzo classe 2006 che ha mosso i primi passi nel campionato di Primavera 1 la scorsa stagione. Andato virale sui social rossoblù un video in cui lo stesso allenatore partenopeo, richiamandolo al centro del cerchio al termine della partita, lo elogia per i valori del Cagliari che egli incarna alla perfezione, invitando ogni componente del gruppo squadra di prendere come esempio “il ragazzo arrivato dall’Under 18”. Cresciuto come ala d’attacco, quest’anno lo abbiamo visto disimpegnarsi in più zone del campo, in particolare esterno destro a tutta fascia, ma anche come terzino da entrambi i lati. Insomma, un tuttofare. Ovunque lo metti sai che non ti deluderà. 

A loro potrebbero aggiungersi anche Riyad Idrissi (2005), al rientro dal prestito al Modena, Davide Veroli (2003) dalla Sampdoria e Nicolò Cavuoti (2003) dalla Feralpisalò. Tutti giocatori allenati da Pisacane in Primavera gli anni precedenti e che ora potrebbero ritagliarsi un posto nelle rotazioni in prima squadra.

L'era targata Fabio Pisacane è ancora agli albori, ma certamente di fronte a noi si prospetta un progetto intrigante, che deve essere supportato da tutti, dalla società e anche dalla piazza, per un nuovo Cagliari rispetto al passato, che faccia dei giovani e del senso d'appartenenza le basi da cui ripartire per costruire qualcosa di importante.