Una partita indimenticabile: Genoa-Sampdoria, 2a giornata di campionato

Il derby, si sa, è sempre una partita diversa da tutte le altre. Non ha importanza la classifica, il rendimento o lo stato di forma delle due squadre: tutto ciò si azzera quando in palio c'è il primato cittadino. Ma nella gara tra Genoa e Sampdoria, valida per la seconda giornata di campionato, è accaduto molto... molto di più di quanto ci si aspettasse.
Andiamo con la cronaca. Il Grifone non perde tempo e dopo soli 6 minuti trova il vantaggio con una rete da vero "karateka" di Mendolia, un gol che ricorda quello realizzato da Haaland in Champions League oppure il colpo al volo di Giroud nell'ultimo Milan-Spezia. Come detto, il Genoa non ha voglia di aspettare, e al 9' ecco il raddoppio firmato da Ndulue. Una partenza col botto per la formazione di mister Konko mentre, dall'altra parte, c'è da registrare più di qualche semplice problema per il reparto difensivo blucerchiato, in difficoltà a contenere le giocate degli attaccanti avversari.
La reazione della Sampdoria arriva alla mezz'ora di gioco, quando viene assegnato un calcio di rigore per un tocco di mano nell'area di rigore rossoblu. Sul dischetto si presenta Casalino, ma ci pensa Magalotti a neutralizzare il tiro, mantenendo il risultato sul 2-0. Un 2-0 che, però, durerà ancora per poco, perchè i blucerchiati accorciano le distanze su rigore (questa volta trasformato) di Genovese. E addirittura pareggiano i conti, sempre dagli 11 metri, due minuti più tardi. Incredibile: 3 rigori in 8 minuti! Terzo rigore, terzo rigorista diverso: questa volta è Rosciglioni a calciare, spiazzando Magalotti.
La seconda frazione vede una prima parte di "apparente" calma, con le due squadre che non forzano le giocate ma attendono, piuttosto, l'errore dell'avversario per colpire. Ed è quello che accade alla metà esatta del tempo, con Ndulue che approfitta di una lettura sbagliata della difesa blucerchiata per realizzare il gol che vale il 3-2. Ma come avrete capito leggendo questa cronaca, nella partita che vi stiamo presentando nulla pare scontato o definito. E infatti, solo due minuti dopo, la Sampdoria riaggancia il Genoa, con la punizione al limite dell'area di Papasergio, intelligente a far passare il pallone sotto la barriera.
3-3. Finita qui? Assolutamente no! Questo match, seppur combattuto ed equilibrato, non poteva finire senza un vincitore. Scherzo del destino, la Sampdoria, che nel primo tempo era riuscita a recuperare lo svantaggio grazie a due reti su rigore, in questo caso si vede assegnato un penalty contro. Per il Genoa si presenta il "cervello del centrocampo", Pagliari, che con estrema freddezza batte Tomasella e chiude, questa volta sì definitivamente, la gara.
Una partita incredibile, che abbiamo avuto la fortuna, l'onore ma soprattutto il piacere di raccontare e riprendere, mostrandovi la grande qualità offerta dai 22 giocatori (e più, contando anche i subentrati) scesi in campo in quel di Genova. Un bello spot per il calcio giovanile italiano.