Il futuro di De Pieri e Di Maggio potrebbe non coincidere con l'Inter U23

L’Inter si prepara a vivere una stagione storica: per la prima volta, infatti, i nerazzurri parteciperanno al campionato di Serie C con la loro Under 23. Un progetto che segue l’esempio di Juventus, Atalanta e Milan, seppur quest’ultimo abbia vissuto (come sappiamo) una stagione complicata con la retrocessione in Serie D: un monito che rende la sfida dell’Inter ancora più stimolante e delicata.
I nomi che potrebbero comporre la rosa cominciano a delinearsi e tra questi spiccano i protagonisti dell’ultimo successo della Primavera, che hanno rappresentato la spina dorsale della squadra campione: Berenbruch, Topalovic, Alexiou, Re Cecconi, Calligaris e tanti altri giovani promettenti. Tuttavia, la composizione del gruppo è ancora in fase di definizione e qualche dubbio rimane, soprattutto sui profili di Di Maggio e De Pieri, entrambi elementi di grande talento ma con percorsi di crescita differenti.
Nonostante alcune voci li indichino come potenziali protagonisti della nuova Under 23, è possibile che per loro si opti per una strada diversa. L’Inter sta infatti valutando con attenzione la soluzione migliore per il loro sviluppo, anche attraverso eventuali prestiti in Serie B, dove le opportunità non mancano.
Nel caso di Di Maggio, la sensazione è che un’esperienza in Serie B possa rappresentare un passo importante per alzare il proprio livello. Il centrocampista ha infatti dimostrato di poter giocare e incidere in Serie C, come confermano le oltre 20 presenze con il Perugia nella scorsa stagione. Un percorso interrotto solo da un infortunio tra febbraio e marzo, che non gli ha impedito di contribuire con tre gol decisivi (contro Lucchese, Arezzo e SPAL) nella corsa alla salvezza nel girone B. Per il centrocampista nerazzurro, quindi, il salto in Serie B potrebbe essere una tappa fondamentale per affinare il proprio gioco e consolidare la crescita.
Diverso il discorso per De Pieri, classe 2006, un anno più giovane rispetto a Di Maggio e ancora in una "fase embrionale" del suo percorso professionistico. Il trequartista nerazzurro, pur avendo avuto l’onore di allenarsi con la Prima Squadra e di esordire in Champions League contro il Monaco, ha finora disputato soltanto partite con la Primavera, sia in campionato che in Youth League. L’esperienza in Prima Squadra avrà sicuramente arricchito il bagaglio tecnico e mentale, grazie ai preziosi consigli dei campioni intorno a lui, ma forse per il suo sviluppo sarebbe più indicato un primo anno in Serie C, un ambiente familiare e meno pressante rispetto a un'eventuale destinazione in Serie B.
Per una realtà come La Giovane Italia, che segue e conosce questi ragazzi fin dall’Under 15, la scelta migliore appare quella di calibrare con attenzione il percorso di ciascuno, privilegiando una crescita graduale ma continua. Mantenere De Pieri in Serie C potrebbe garantirgli tempo e spazio per maturare senza fretta, mentre un prestito in Serie B potrebbe rappresentare un’opportunità preziosa per Di Maggio, pronto a mettersi alla prova in un campionato più competitivo.
Auguriamo ovviamente il meglio a entrambi, qualunque strada scelgano, certi che l’Inter Under 23 rappresenterà un’importante vetrina per i giovani e un banco di prova fondamentale per la crescita del vivaio interista.