Dopo Pio Esposito, la scommessa dell'Inter di Chivu è Thomas Berenbruch

Eppur, forse, qualcosa si sta muovendo per davvero. Thomas Berenbruch è da anni il fiore all'occhiello del settore giovanile nerazzurro, tuttofare purissimo del centrocampo meneghino e uno dei pochissimi profili nel panorama primaverile ad abbinare intensità a grandi qualità senza far capire fino in fondo che tipo di giocatore sia. Mediano di rottura? Mezzala fantasiosa? Trequartista con innato spirito di inserimento?
La risposta a queste tre domande si condensa in una unica affermazione: lo sa, più di chiunque altro, Christian Chivu. Il neo tecnico dell'Inter viaggia come percorso sullo stesso senso di marcia del classe 2005: sono entrambi due italiani doc, uno 'adottato' dal Bel Paese nel 2003 (due anni prima della nascita di Thomas), l'altro nato e cresciuto a Milano da padre e cognome di matrice tedesca.
Primi calci al pallone dati al Merate, prestito al Renate dopo essere stato acquistato dall'Inter, infine l'approdo nel mondo nerazzurro meneghino. Le soddisfazioni non sono mancate: il primo anno sotto l'attenta guida dell'allenatore romeno, bravissimo a valorizzare il centrocampista azzurro (11 reti in tutte le competizioni) seppur la stagione della Beneamata in Under 19 non sia stata sulla stessa lunghezza d'onda dello scudetto vinto un anno prima. Il 2024/2025 è iniziato sulla falsa riga realizzativa che ha sempre contraddistinto Berenbruch e badate bene: stiamo parlando esclusivamente di numeri come se fossimo al cospetto di un centravanti puro. Pronti via e in Youth League arriva una pesantissima doppietta contro il Manchester City; è solo il preludio di una stagione straordinaria, culminata con il tricolore in Primavera, l'esordio in Champions League contro il Feyenoord e quello nel derby di Coppa Italia.
Sotto Simone Inzaghi, la mezzala mancina ne ha approfittato per andare a scuola dal suo maestro e idolo Henrikh Mkhitaryan; chissà che anche quest'anno, tra un campionato U23 da vivere come protagonista e (ci auguriamo) diverse presenze in prima squadra, non possa strappare al magnifico ed esperto giocatore armeno qualche altra preziosa dritta. Sì, non ci sono dubbi. Che sia in Serie C o in A, il futuro di Thomas Berenbruch si chiama indiscutibilmente Inter e il veto di Chivu e Marotta alla cessione del talento milanese (respinte al mittente senza battere ciglio molte offerte, l'ultima quella dell'Utrecht) suona come un autorevole investitura. Dopo Pio Esposito, l'Inter ha un altro gioiello grezzo da sfoggiare con delicatezza e fierezza.