Anticipo "in nerazzurro": Inter-Atalanta apre domani il weekend del calcio under
“Ancora tu. Ma non dovevamo vederci più?”. Sono passati quasi 50 anni esatti da quando Lucio Battisti, nel febbraio del 1976, faceva uscire l'ennesimo singolo destinato a un successo immortale. L’attacco del pezzo, entrato di diritto nella storia della musica italiana e anche nel linguaggio comune, si può adattare a un numero infinito di situazioni. Una su tutte: Inter-Atalanta. Sì perché domani, alle ore 16, in occasione dell’11ª giornata del campionato Under 16, Girone B, i 2010 delle due nerazzurre per eccellenza si affronteranno per la quarta volta nel giro di 6 mesi.
È vero, rispetto agli ultimi due incroci, non c'è in palio il pass per una finale. Ad agosto si sfidarono per accedere all'ultimo atto del torneo "Alba dei campioni"; a giugno per qualificarsi alla finalissima Scudetto contro la Fiorentina. Però i motivi di interesse non mancano di certo. Basterebbe nominare le squadre coinvolte. Due big assolute del calcio italiano, sia a livello di prime squadre che di settore giovanile. Eventualmente, si potrebbe aggiungere un’informazione legata alla cornice: il Centro Sportivo Giacinto Facchetti di Milano, fiore all’occhiello dell’Inter, a due passi da uno dei polmoni verdi di Milano: il Parco Nord. Per i più curiosi ci sarebbe poi il discorso legato alle novità in panchina. Entrambi i tecnici, infatti, sono al loro esordio nei rispettivi settori giovanili. Paolo Hernan Dellafiore ritrova l’Inter dopo la parentesi da calciatore, nella quale ha giocato nella Primavera del club meneghino e ha anche esordito in prima squadra in Champions League (nel 2004, a San Siro, contro l’Anderlecht, con Mancini in panchina). Silvio Tribuzio, dopo due stagioni alla Cremonese, riparte dai colori che ne avevano lanciato la carriera da allenatore: quelli nerazzurri, visto che per 9 anni aveva legato il suo nome al vivaio del Renate. Per chi ancora dubitasse dell’importanza e dell’appeal della gara, ci sarebbero poi i numeri. Inappuntabili. Da un lato l’Atalanta capolista, dall’altro l’Inter, terza in classifica e – soprattutto – con questo gruppo campione d’Italia in carica; da una parte il miglior attacco del girone, dell’altro la miglior difesa di tutta la categoria.
Serve aggiungere altro? Forse sì. Perché poi la scena se la prendono i giocatori e allora è giusto nominarne qualcuno, visto che le curiosità – anche da questo punto di vista – non mancano. Daniel Ferri, colonna portante del centrocampo dell’Inter, è un ragazzo nato e cresciuto a Bergamo, tifando Atalanta (dove ha anche militato per 2 anni). Nicola Cappellato, fantasista della Dea e autore di un gol proprio nell’ultima partita contro la squadra di Dellafiore, vuole sfatare una volta per tutte il tabù Inter. Contro i nerazzurri di Milano ha perso la semifinale del torneo Alba dei Campioni, la semifinale Scudetto Under 15 e – prima ancora, quando era all’Hellas Verona – la finale Scudetto U14. Pietro Omini, 2° miglior marcatore del girone e re delle doppiette (ben 3), cerca una rete al Centro Sportivo Giacinto Facchetti che manca dal 19 ottobre. Mattia Schinetti, asso nella manica della Dea, da giocare quasi sempre a gara in corso per sparigliare le carte, vuole migliorare una statistica già incredibile: segna un gol ogni 54’. Nessuno come lui nel Girone B.
Ora la presentazione è davvero completa. Non resta che godersi lo spettacolo. Perché quando va in scena Inter-Atalanta, ci si diverte sempre. Non contano i risultati precedenti né lo stato di forma. Del resto, come cantava Battisti: “Come stai? Domanda inutile. Stai come. E ci scappa da ridere”.
