L'Udinese batte il Como a domicilio grazie ad una magia di Lampitelli
L’Udinese di Massimilano Giatti espugna Erba e si prende tre punti pesanti, confermando un momento di forma sempre più evidente: sei risultati utili di fila per i bianconeri, che dopo un avvio complicato – figlio di un calendario durissimo – sembrano aver trovato la chiave di volta. Nonostante il risultato, il Como non ha affatto demeritato: come già accaduto una settimana fa col Milan, anche contro l’Udinese la prestazione è stata all’altezza, intensa e volenterosa. Le due sconfitte consecutive possono essere un campanello d’allarme per il Como, è vero, ma non cancellano affatto il travolgente avvio di stagione dei lariani: cinque vittorie nelle prime cinque giornate e un quarto posto solido, a -5 dalla vetta.
La partita dello “Snef Lambrone” è stata combattuta, intensa, aspra, piena di duelli ed emozioni. E in una gara così tirata, alla fine, sono stati i dettagli a fare la differenza. Per l’Udinese, quel dettaglio ha preso la forma di una giocata straordinaria di Antonio Lampitelli, nata — non a caso — da una palla inattiva, un’arma che i friulani hanno saputo sfruttare con precisione e continuità per tutto l’arco del match.
Già la prima occasione importante nasce da un calcio d’angolo: mischia in area, pallone che rimbalza pericolosamente, Moro lo sistema per il destro di Gava e solo la deviazione provvidenziale di Perna evita il gol, spedendo la palla sopra la traversa. Ma il pericolo viene solo rimandato: dal corner successivo arriva infatti il capolavoro di Lampitelli. Tula batte sul primo palo, Lampitelli attacca la zona e, spalle alla porta, trova una torsione di tacco tanto improvvisa quanto geniale. Una giocata d’istinto puro: palla che passa sotto le gambe di un difensore e si infila nell’angolino, lasciando Visentin immobile. Poco dopo su un calcio di punizione i friulani sfiorano il raddoppio: l'ex Benevento, autore del gol del vantaggio, disegna un cross avvolgente alle spalle della difesa, Blaj attacca il secondo palo con i tempi giusti e colpisce di testa in totale libertà. Pallone che sfiora il palo alla destra di Visentin e fa correre un brivido lungo la schiena dei padroni di casa.
Da segnalare anche la risposta del Como sulle situazioni da fermo: due reti annullate — una su sviluppi di corner, l’altra su calcio di punizione — che certificano come il duello sulle palle inattive sia stato un tema centrale e condiviso della partita. Ma in un match così tirato, deciso da centimetri e dettagli, il colpo di tacco di Lampitelli resta la scintilla che ha inciso più di tutte.
