Oscar LGI 2024/25 – Il miglior attaccante centrale del campionato

Ultima votazione per completare la nostra Top 11 della stagione e chiudere il cerchio degli Oscar LGI per la categoria Under 16. Dopo i portieri, i difensori, i centrocampisti e il primo dei due attaccanti, oggi tocca al ruolo del secondo attaccante centrale: un riconoscimento per chi ha trascinato la propria squadra a suon di gol, assist e giocate decisive.
Pietro Avogadro, Milan
In una stagione altalenante per il Milan, Pietro Avogadro ha saputo emergere come riferimento offensivo, diventando il faro del reparto d'attacco. Dopo un inizio difficile, è stato protagonista di una seconda parte di campionato da urlo, chiudendo l'annata con 15 gol. La sua esplosione ha permesso ai rossoneri di risalire la classifica e conquistare un posto nei playoff, dove sono stati eliminati soltanto per peggior posizionamento in classifica nel derby contro l’Inter. Due stracittadine vinte in stagione, entrambe decise anche grazie alle sue giocate, sono la testimonianza di un talento che ha saputo accendersi nel momento più delicato. Dopo un lungo digiuno iniziale, da gennaio la svolta: da lì in poi è stato praticamente inarrestabile. Goleador, uomo squadra e simbolo della riscossa rossonera.
Francesco Luongo, Venezia
Anche senza playoff, Francesco Luongo ha lasciato un segno indelebile nella stagione del Venezia. Più di 20 gol, titolo di capocannoniere dell’Under 16 e debutto in Primavera 2. Una crescita esponenziale che lo ha reso uno dei profili più seguiti tra i classe 2009. Attaccante moderno, completo, imprevedibile e dalla tecnica sopraffina, è un vero regista offensivo dal sinistro educato e dai movimenti intelligenti. Sa legare il gioco, proteggere palla spalle alla porta, favorire gli inserimenti dei compagni e inventare anche da fermo. Sul breve è imprendibile, sulla lunga resiste ai contrasti, e nella lettura degli spazi è già "grande". Un jolly offensivo capace di fare la differenza in ogni fase della partita.
Diego Perillo, Empoli
Il bomber dell’Empoli ha guidato i toscani fino alla finalissima Scudetto, chiusa con un gol emozionante dedicato al padre. Più di 20 reti stagionali, presenza costante in area e cinismo sotto porta. Ma anche tanto lavoro per la squadra, sponde, tagli, protezione del pallone e capacità di attaccare la profondità. Centravanti completo, ha unito qualità tecniche e fame realizzativa in una stagione da incorniciare, culminata con la chiamata in Nazionale e la vittoria del Torneo di Sviluppo UEFA in Portogallo. In finale contro la Juventus ha segnato il momentaneo 1-1 prima della rimonta bianconera. Una prestazione che ha confermato, anche nei 90’ più importanti dell’anno, il suo status di punto di riferimento assoluto nell'attacco empolese.