L'Atalanta batte 2-1 la Lazio: Polenghi sta plasmando una bella squadra.

Prestazione matura e corale a Zingonia: Sonzogni decisivo, Colombo e Camara trascinano un gruppo in crescita.
04.11.2025 16:30 di  Giorgio Manni   vedi letture
L'Atalanta batte 2-1 la Lazio: Polenghi sta plasmando una bella squadra.
© foto di © Atalanta Calcio

Dopo una stagione difficile, chiusa al quindicesimo posto, l’Atalanta Under 18 sembra aver ritrovato quella leggerezza e quella convinzione che da sempre contraddistinguono il suo settore giovanile. La squadra di Tiziano Polenghi, subentrato in estate a Stefano Lorenzi e promosso dall’Under 17, sta lentamente costruendo una nuova identità: solida, ordinata e capace di colpire nei momenti giusti. Il 2-1 rifilato alla Lazio al Centro Sportivo Bortolotti conferma la crescita costante di un gruppo, ora sesto in classifica con 14 punti dopo otto giornate.

L’avvio è tutto di marca biancoceleste: gli ospiti partono forte e sfiorano il vantaggio con una conclusione ravvicinata di Miloiu, ma Mattia Sonzogni si supera. Il portiere classe 2009, cresciuto nel Milan e passato per la Pergolettese, compie un intervento prodigioso, distendendosi in un lampo e deviando in angolo un pallone destinato all’angolino basso. 

Superato lo spavento iniziale, l’Atalanta prende campo e al 23’ passa in vantaggio: Colombo inventa, Curcio fa scorrere con un velo intelligente e Araboni si inserisce alle spalle della mediana laziale, trovando il tiro che inganna il portiere Russi per l’1-0.

La Dea si scioglie, gioca con ritmo e coraggio, e costruisce una manovra sempre più fluida tra le linee. In apertura di ripresa arriva anche il raddoppio: Martano serve di tacco Colombo che raccoglie al limite, stringe il destro e trafigge Russi con una conclusione precisa. Un gol che racconta molto del suo modo di interpretare il ruolo: esterno nominale ma con spiccate qualità associative, tende ad entrare dentro al campo e a cercare continuamente il dialogo con le punte. Sull'altra fascia, invece, c’è l’esplosività pura di Ibrahima Camara, un motorino inesauribile che in campo aperto diventa imprendibile. 

La Lazio prova a riaprirla nel finale, ma ancora una volta trova sulla sua strada Sonzogni, bravo all’83’ a dire di no a Noto con un riflesso di piede su conclusione ravvicinata del centrocampista biancoceleste. Solo al quinto minuto di recupero Palancica accorcia le distanze con un bel diagonale, ma il tempo è ormai scaduto: i tre punti se li aggiudicano gli orobici.

Più che per il risultato, Polenghi può essere soddisfatto per l’atteggiamento. La sua Atalanta è una squadra ordinata, con tutti pronti a sacrificarsi anche in fase di non possesso. Il 4-4-2, a volte camaleontico, permette equilibrio e imprevedibilità: Colombo che si accentra e lega il gioco, Camara che allarga e strappa, Curcio e Martano che lavorano di sponda e pressione.

È una Dea capace di unire talento e disciplina. Il vento, in U18, sembra davvero cambiato.