“Biondo” al comando: Biondini trascina l’Empoli in semifinale e conquista l’Italia U16

Leader silenzioso, cuore del centrocampo e faro tattico: Edoardo Biondini incanta contro la Lazio e vola in Portogallo con la Nazionale.
28.05.2025 10:15 di  Enrico Signorini   vedi letture
“Biondo” al comando: Biondini trascina l’Empoli in semifinale e conquista l’Italia U16

A volte basta una partita per capire tutto. Chi ha assistito al ritorno dei quarti di finale tra Empoli e Lazio non ha potuto fare a meno di notarlo. Numero 6 sulle spalle, fascia al braccio, testa sempre alta: Edoardo Biondini, per tutti semplicemente “Biondo”, è stato il vero faro del centrocampo azzurro.

Il match si è chiuso sull’1-1, ma la qualificazione era già stata blindata all’andata con un netto 4-1. Ora l’Empoli vola meritatamente in semifinalee lo fa con il suo capitano a guidare l’orchestra.

Classe 2009, nato e cresciuto nel vivaio toscano, Edoardo è molto più di un giovane talento. È il ragazzo che detta i tempi, che si abbassa per costruire e si alza per pressare. È quello che “non si nota” solo se non lo guardi bene, perché fa tutto con una naturalezza che ha qualcosa di antico. Ricorda Daniele De Rossi nei modi, nelle letture, nel carisma silenzioso che diventa voce nel gruppo.

Il campo ha parlato chiaro: nella sfida contro la Lazio è stato il migliore in campo. Interventi puntuali, visione di gioco, tempi perfetti, ma anche grinta, recuperi e coraggio. Un capitano nel senso pieno della parola. Non a caso, tra compagni e tecnici, quel soprannome affettuoso, “Biondo”, non è solo per il cognome o i capelli: è diventato simbolo di un’identità già forte, già riconoscibile.

E come se non bastasse, mentre guida l’Empoli verso un sogno Scudetto, Biondo ha ricevuto la convocazione dalla Nazionale Under 16 per il Torneo di Sviluppo UEFA in Portogallo (dal 29 maggio al 3 giugno), dove gli Azzurrini affronteranno Corea del Sud, Norvegia e i padroni di casa lusitani. Un’altra vetrina importante, un altro palco da vivere con la serenità e la fame di chi sa dove vuole arrivare.

Non servono iperboli per raccontarlo. Edoardo è quel tipo di calciatore che mette insieme tante cose belle: qualità e quantità, tecnica e geometria, sacrificio e intelligenza. Ma soprattutto è un ragazzo che gioca per gli altri, che si prende responsabilità, che ascolta, che guida.

Il suo presente è azzurro. Il suo futuro, tutto da scrivere. Ma una cosa è certa: se c’è un ragazzo da seguire con attenzione, rispetto e curiosità, quel ragazzo è “Biondo”.