Una formazione, tante storie: i volti della Top 11 scelta della community

Dalla presenza di Bouaskar tra i pali fino al tandem Paonessa-Perillo: vi raccontiamo i titolari del nostro team da "oscar".
26.07.2025 18:30 di  Stefano Rossoni   vedi letture
Profilo Instagram: Bouaskar
Profilo Instagram: Bouaskar

È sempre interessante osservare che tipo di risposte emergano quando lasciamo spazio alla nostra community. La Top 11 del campionato Under 16, emersa dai voti raccolti su Instagram da La Giovane Italia, è il frutto di uno sguardo collettivo, di tante sensibilità diverse che si incrociano e costruiscono insieme una visione condivisa del talento. Proprio per questo abbiamo voluto analizzarla in profondità, cercando non tanto un’oggettività tecnica quanto degli spunti interessanti, delle tendenze che vale la pena sottolineare.

Il primo elemento che salta all’occhio è la forte concentrazione di giocatori provenienti da tre club: Juventus, Roma e Inter. Non a caso, tre delle squadre arrivate più in forma della competizione. La Vecchia Signora, campione d'Italia, è la squadra più rappresentata con ben quattro elementi - Rocchetti, Marchisio, Corigliano e Paonessa - e copre in particolare i reparti offensivi e creativi. La Roma piazza tre profili - Bouaskar, Bonifazi e Guaglianone - concentrandosi su difesa e centrocampo, mentre l’Inter porta due difensori: Donato e Pirola. Una distribuzione significativa, che conferma il ruolo centrale di queste tre società nella formazione del "talento italiano".

Un altro aspetto interessante è rappresentato dal centrocampo, che sembra costruito con una logica quasi professionale, ben lontana da un semplice "esercizio di popolarità". Guaglianone è un calciatore con buona visione e senso del gioco, Baffoh un centrocampista fisico e dinamico, capace di rompere le linee e accompagnare l’azione, mentre Marchisio rappresenta quel tipo di mezzala moderna che sa fare tutto: leggere, correre, inserirsi. È un reparto con equilibrio, varietà e soprattutto complementarità. 

Davanti, la coppia d’attacco è forse l’aspetto più curioso. Da una parte c’è Paonessa, altro juventino, rapido, creativo, rifinitore. Dall’altra parte c’è Perillo, il vero outsider della formazione, che arriva dall’Empoli. La sua presenza non è casuale, ma indicativa: in un attacco dominato dalle “big”, è proprio un giocatore di un club più "piccolo" (a livello generale) a emergere come terminale offensivo. Perillo è infatti un centravanti istintivo, con grande senso del gol e capacità di attaccare l’area. È una scelta che conferma, ancora una volta, la qualità storica del settore giovanile empolese, capace di formare giovani di assoluto valore.

Questa Top 11, nel suo essere immaginaria, dice molto. Noi de La Giovane Italia continueremo a osservare questi nomi e a seguirne il percorso. Perché se è vero che una formazione come questa nasce da un gioco collettivo, è altrettanto vero che ogni nome porta con sé una storia, un’identità, una traiettoria da raccontare.