Un nuovo talento all'ombra del Vesuvio: il Napoli blinda Christian Garofalo
E pur si muove! Chissà quante volte abbiamo citato il grande Galileo Galilei senza neanche, probabilmente, renderci conto della paternità a lui attribuita e confermata di questa semplice, ma prorompente asserzione volta a rimarcare il fatto che la Terra giri intorno al Sole, tirando con convinzione un calcio all'antropocentrismo. Qualcosa si muove anche all'interno del panorama giovanile partenopeo, settore considerato in sofferenza, ma che trainato dalla passione di persone come Raffaele Annunziata, eccellente tecnico e uomo ancora migliore, mette da parte l'antropocentrismo per sciorinare qualcosa di molto più grande della mera concezione del singolo: la squadra.
'Non esiste io, senza noi'. Questo il diktat più e più volte rimarcato nei campi di allenamento del capoluogo campano dove i giovani azzurrini aspirano a seguire le orme di ragazzi come Pasquale Mazzocchi, cresciuto nel settore partenopeo e ora agli ordini di Antonio Conte, e Christian Garofalo, fulgido esempio di napoletano doc e di talento che l'occhio di De Laurentiis non ha intenzione di far fuoriuscire dalla propria visuale: ecco dunque il primo contratto da professionista con un'eccellente panorama; la Serie A.
Doveroso fare qualche passo indietro. Christian ha cominciato a saggiare l'erba del campo al centro sportivo Mario Lenci, impianto della sua città natale: Napoli. La voglia di rincorrere il pallone era tanta, troppa. Pensate che non potendo ancora iscriversi fino al compimento dei quattro anni di età, per quasi 10 mesi il piccolo Garofalo si presentava agli allenamenti e correva per conto proprio, sperimentando lo spensierato divertimento che da adulti mai più si ritroverà. Il 21 settembre 2017, ecco il sogno diventato realtà: la maglia azzurra chiama, il classe 2007 risponde più che presente, stregando addetti ai lavori e guadagnandosi nel giro di pochissimo anche la chiamata in Nazionale U15.
Per consolidare il suo percorso di crescita arriva il 2024, anno magico in cui trionfa all'Europeo Under 17 affermandosi come uno dei giocatori più di prospettiva nel panorama giovanile italiano e guadagnandosi il già citato contratto con il Napoli. Come ci conferma il suo ex tecnico Annunziata, che da anni ha la totale fiducia dell'ambiente campano destreggiandosi egregiamente tra U15, U16 e (ora) U17, lo si capisce dai primi battiti quando un ragazzo ha la testa giusta per poter arrivare lontano. Una settimana fa vi abbiamo raccontato di Vincenzo Prisco, padrone incontrastato della mediana azzurra nonché calciatore maturo dalla mentalità di un veterano navigato; il centrocampista condivide con Garofalo una attenzione maniacale alla cura di se stesso, alla preparazione atletica e alla nutrizione.
Difensore moderno, di piede mancino, bravissimo in interdizione quanto nell'impostare la manovra, Christian è un prospetto raro all'interno del panorama dei difensori italiani, rapido sullo stretto ed eccezionale nel coprire eventuali buchi concessi quando la squadra si trova in proiezione offensiva. Alto 190 centimetri e dalla corporatura longilinea, è talmente sicuro dei suoi mezzi tecnici che non sono rare le volte in cui si arrischia in dribbling al limite della zona più nevralgica del campo per riuscire ad eludere il pressing alto e concedere ai suoi più spazio da attaccare. Noi dello staff LGI, Raffaele Annunziata e tutti i suoi compagni non possiamo che augurare a questo ragazzo di crescere ulteriormente e considerare i frutti di questo produttivo 2024 'solo' come un trampolino di lancio!