L'uomo della finale: Federico Coletta

Sempre presente nei big match, il centrocampista giallorosso lascia il segno anche in finale scudetto e stende la Fiorentina.
02.07.2023 12:00 di  Daniele Burigana   vedi letture
L'uomo della finale: Federico Coletta

Per il secondo anno consecutivo la Roma si laurea campione d'Italia nella categoria U16, secondo trionfo in due anni per il mister Gianluca Falsini che è riuscito a bissare con il 2007 il successo ottenuto lo scorso anno con i 2006.

Una stagione da incorniciare per i giallorossi, fin da subito squadra da battere sia in campionato che durante le fasi finali del torneo. Uno dei protagonisti assoluti di questa annata è stato certamente Federico Coletta, centrocampista con il vizio del gol che anche in finale è riuscito a timbrare il cartellino nei primi minuti della finale scudetto mettendo subito in salita la partita della Fiorentina. Non solo il gol del momentaneo 1-0, ma anche l'assist per il 2-0 di Cinti pochi minuti dopo, arricchiti da una prestazione come al solito consistente e determinante. 

Inserimenti e smarcamenti, presenza offensiva, modernità; Federico è una mezz'ala dalle qualità assolute, che quest'anno è riuscito a dimostrare a tutti la sua caratura, noi abbiamo voluto descriverlo con questi tre passaggi, caratteristiche chiave del ragazzo che sono risaltate durante tutto l'arco della stagione.

"Inserimenti e smarcamenti": forse la caratteristica assoluta che lo differenzia da tutti gli altri compagni di squadra e soprattutto quell'arma in più che tanto l'ha aiutato durante tutto l'arco della stagione. In passato all'interno del nostro almanacco l'abbiamo paragonato a Davide Frattesi, con cui condivide sicuramente la città natale, Roma, e parte del percorso sportivo, ma con cui in assoluto condivide le abilità tattiche. Questo perché, come Davide, Federico è una di quelle mezz'ali che vive la transizione offensiva come un'ossessione, sia senza palla con continui smarcamenti tra le linee ed in profondità, sia con il pallone tra i piedi, seminando il panico nelle difese avversarie quando si trova al limite dell'area di rigore e decide di penetrare negli ultimi 16 metri. 

"Presenza offensiva": va a braccetto con ciò che abbiamo scritto precedentemente, nonostante il suo ruolo sia quello di centrocampista interno destro, nello scacchiere di mister Falsini, Coletta è da considerare come un attaccante aggiunto. Sempre pericoloso nella trequarti avversaria, è il primo centrocampista a supportare la manovra offensiva: finalizzazione e rifinitura sono le due attitudini tattiche più marcate in questo ragazzo, che numeri alla mano lo portano ad essere uno dei giocatori più deicisivi della rosa nonché un dei centrocampisti con più partecipazioni attive ai gol della sua categoria. 

"Modernità": perché se la mezz'ala box to box esiste già da tempo, un centrocampista che riesce ad abbinare le qualità atletiche a quelle tecniche con spunti tattici da fuoriclasse è sicuramente sinonimo di modernità. Nel suo stesso ruolo negli ultimi anni l'Italia sta forgiando centrocampisti apprezzati in tutto il mondo, proprio per l'incredibile duttilità del saper abbinare le caratteristiche di un centrocampista vecchio stampo, coriaceo e dalla grande resistenza, capace di recuperare palla in zona difensiva, a quelle di un trequartista puro, facendo ripartire l'azione e poi partecipando attivamente alla manovra offensiva sino a concludere l'azione. 

Qualità e quantità, a cui non bisogna dimenticare, si aggiungono caratteristiche con enormi margini di crescita. Questo è secondo noi de La Giovane Italia Federico Coletta. Già protagonista del nostro almanacco 2021/22, siamo certi che Federico possa continuare a crescere come sta dimostrando in questi anni e diventare una delle colonne portanti di un settore giovanile dove il talento prolifera come quello dell'AS Roma