Siamo un Paese che ha piena conoscenza delle risorse nostrane?

Un estratto dell'intervento del nostro direttore, Paolo Ghisoni, a Maracanà, rubrica pomeridiana di TMW Radio condotta da Marco Piccari.
04.01.2024 13:00 di  Stefano Rossoni   vedi letture
Siamo un Paese che ha piena conoscenza delle risorse nostrane?
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© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Durante una delle ultime puntate di Maracanà, il nostro direttore Paolo Ghisoni (ospite della trasmissione) ha voluto porre una domanda precisa a Massimo Bonanni, ex calciatore e figura importante nelle giovanili dell'Ostiamare: "Siamo veramente un Paese che ha piena conoscenza delle risorse nostrane? Siamo vice campioni del Mondo con l'Under 20 e campioni d'Europa con l'Under 19, vista un po' in extremis perchè ci accorgevamo che andavamo avanti, ma le Nazionali "sotto" le vedete da qualche parte? Abbiamo piena concezione di quello che è il materiale a disposizione di un "super manager", come poteva essere Mancini, che convocava i 2005 e 2006? E sottolineo un altro aspetto: abbiamo davvero la volontà di sapere chi sono i ragazzi più bravi? Perchè sono anni che faccio questo come lavoro, cerco di documentare più partite possibili: ma sapete a quanti interessa? Magari ti arrivano a dire "Non c'è bisogno, lo conosciamo già" e probabilmente non sanno niente di lui".

Ecco la risposta di Bonanni: "È un argomento che mi tocca parecchio. Continuo a ripetere che noi abbiamo tantissima qualità, ma non riesce ad emergere a causa di diverse situazioni scomode, tra le commissioni dei procuratori o perchè la società risparmia sui giocatori stranieri con il decreto crescita. Si tende a fare queste operazioni piuttosto che cercare il ragazzo della periferia, ed è un peccato. Non ci siamo qualificati al Mondiale per due volte, le nostre Nazionali giovanili sono vice campioni del Mondo e campioni d'Europa, ma sono pochi i giocatori di quelle squadre che usciranno. Faranno un percorso di Serie C, alcuni "fortunati" in Serie B. Prima per emergere dovevi essere veramente bravo, ma c'era un percorso diverso e importante. Faccio un esempio: anni fa il Torneo di Viareggio era qualcosa di devastante, ora è quasi sparito".

Proprio su quest'ultima manifestazione, a cui faceva riferimento Bonanni, si è soffermato il nostro direttore: "I campi dove viene disputato il Torneo di Viareggio fanno schifo. Viene interrotta la stagione per un torneo ormai desueto, che non ha più senso di esistere. Arrivano squadre che vengono a pagare migliaia di euro per sperare che qualcuno ci caschi su un giocatore. Bisogna dirle queste cose. L’ultimo calciatore buono arrivato in Italia dal Torneo di Viareggio è Cavani, da una squadra uruguaiana, ma sono passati tantissimi anni".

Tornando all'argomento relativo ai giovani italiani, che dovrebbero trovare più spazio nel nostro campionato, Marco Piccari (presentatore di Maracanà) ha voluto esporre dallo studio il proprio pensiero: "Uno straniero se arriva in Italia, deve fare la differenza. Ci sono giocatori che vedi in campo e la prima cosa che ti viene in mente è: possibile che non ci sia un italiano di questo valore?". A tal proposito, Ghisoni ha rilanciato un'idea che aveva già presentato mesi fa, facendo riferimento al modello inglese: "In Inghilterra hanno creato un sistema, una sorta di ranking nazionale, per capire quanto (a punti) negli altri campionati diventi credibile per entrare a giocare nei settori giovanili. Ed è così anche per il calcio femminile. Vi cito l'esempio di Martina Piemonte, che per arrivare a giocare nell’Everton ha dovuto militare in due squadre professionistiche, prima di approdare in Inghilterra con un curriculum a punti valido. Qui è via libera a tutti. Arriva gente che, veramente, potrebbe aver iniziato a giocare tre giorni fa…".