Napoli, è promozione! Trionfo con l’Entella e ritorno in Primavera 1

Il 2025 sarà un anno che, senza dubbio, resterà scolpito nella memoria di tutto l'ambiente Napoli. Dopo il trionfo Scudetto della Prima Squadra, anche i giovani azzurri hanno scritto la loro favola: il Napoli Primavera torna in Primavera 1 grazie a una cavalcata entusiasmante, culminata sabato con la vittoria (2-0) contro l'Entella nella finale playoff.
Un traguardo cercato, voluto, conquistato. Dopo una buona regular season, i ragazzi guidati da mister Rocco hanno acceso il motore nei playoff, superando ostacoli (uno dopo l’altro) con personalità e fame. Tra le tappe più significative, l’impresa in semifinale contro il Como - squadra data da tutti come favorita per la promozione - in cui gli azzurrini hanno ribaltato lo 0-1 iniziale dimostrando cuore, talento e una forza mentale degna di una squadra matura.
Protagonista assoluto della finale è stato poi Lorenzo Russo, autore di una doppietta da sogno: prima un tap-in da rapace d’area, poi la freddezza glaciale dal dischetto per chiudere i giochi e regalare ai compagni la tanto desiderata qualificazione. Ma quello di Russo non è solo un nome in tabellino: è una storia, una parabola di cadute e risalite.
Classe 2005, Russo è uno di quei ragazzi che il Napoli ce l'ha nel sangue. Ha percorso praticamente tutta la trafila nel settore giovanile, lasciando spesso il segno. Nella stagione con l'Under 17, ad esempio, ha collezionato oltre 20 presenze, portando la squadra ai playoff e indossando la fascia da capitano. Leadership, spirito di sacrificio e appartenenza: tre parole che lo hanno sempre accompagnato.
Nel 2022/23 inizia a fare capolino nella Primavera, si divide con l’Under 18 e assaggia anche l’Europa, debuttando in Youth League contro squadre del calibro di Liverpool, Ajax e Rangers. Nonostante l’esperienza europea poco felice (solo un punto ottenuto nel girone), Russo continua a crescere. Ma quella stagione si conclude con la retrocessione in Primavera 2: una ferita difficile da rimarginare. L’anno successivo, tuttavia, Russo si impone con continuità e maturità. Inizia, addirittura, a raccogliere le prime convocazioni con la Prima Squadra: è in panchina in Serie A contro Frosinone, Sassuolo e Lazio, oltre che negli ottavi di Coppa Italia contro lo stesso Frosinone, in una serata amara per il Napoli (0-4 al Maradona). Segnali di fiducia, luci che sembrano accendersi.
Poi l’estate 2024 e la svolta che non ti aspetti. Passa al Torino, ma la nuova avventura si trasforma in un vicolo cieco: non colleziona nemmeno una presenza con la Primavera granata. È il momento più difficile: potrebbe perdersi, invece no. Torna a Napoli, casa, e lì riscrive la sua storia. Titolare fin da subito, torna a segnare (doppietta al Pescara, gol al Monopoli), a trascinare e crederci. Ai quarti mette il timbro con un gol al Renate, poi l’apoteosi: la doppietta nella finale contro l’Entella, quella che vale il ritorno in Primavera 1.
Un finale perfetto, il classico "cerchio che si chiude".