È Brunori show a Parma, ma non basta: il Palermo viene recuperato in extremis
La domenica pomeriggio di Matteo Brunori è stata qualcosa di irreale. Non certamente per il risultato ottenuto, con il Palermo che si è fatto recuperare in pieno recupero dal Parma, quanto per la bellezza delle due reti realizzate nei 20 minuti iniziali.
La prima richiama subito alla mente gol fantastici come quelli di Quagliarella e Mascara: recupera palla poco oltre la metà campo, alza lo sguardo, vede Chichizola fuori dai pali ed esegue un pallonetto delizioso, con il pallone che varca la linea di porta. Di pregevole fattura anche il secondo gol, che ricorda il classico "tiro a giro" di Insigne, soluzione a cui spesso ci ha abituati soprattutto con la maglia del Napoli. Partipilo tarda nel recupero in fase difensiva, Brunori riceve la sfera in zona trequarti e con grande semplicità, seppur la conclusione avesse un coefficiente altissimo di difficoltà, la insacca alle spalle del portiere. Due autentiche perle, che non sono state sufficienti (purtroppo per i rosanero) per conquistare i tre punti ma comunque fondamentali per ottenere un traguardo personale molto importante: Brunori supera Vernazza e diventa il terzo miglior marcatore della storia del Palermo.
Ricordiamo, inoltre, che Brunori fu uno dei protagonisti del nostro Almanacco nell'edizione del 2012. A gennaio di quell'anno passò in prestito dal Foligno - club con il quale aveva già debuttato in Serie C all'età di 16 anni - alla Reggina, disputando una seconda parte di campionato Primavera 2 da protagonista (6 reti in sole 8 partite) e partecipando inoltre al Torneo di Viareggio, esperienza già terminata nel girone con Siena, Anderlecht e Inter, a quel tempo allenata da Andrea Stramaccioni.
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