Juventus, ecco dove migliorare per passare il turno e arrivare in fondo

Maggior fluidità in fase di possesso ed atteggiamento più propositivo: sono questi gli aspetti da perfezionare per i bianconeri in vista del ritorno.
14.05.2024 18:00 di  Rosario Buccarella   vedi letture
Lecce Juventus Under 16
Lecce Juventus Under 16

L’esordio ai playoff della Juventus di Claudio Grauso può sintetizzarsi in gergo attraverso il detto “massimo risultato con il minimo sforzo”. Non è stata una prova scintillante nel primo round degli ottavi di finale, sia per meriti di un Lecce sempre ostico da affrontare tra le mura amiche del Kick Off, che per un approccio molto conservativo da parte dei bianconeri.

Solo nelle occasioni in cui la squadra ha alzato i ritmi in termini di circolazione ed intensità ha dato l’impressione di far male ad avversari molto ben organizzati e puniti da un corner ed una punizione dal limite dell’area. È perciò fuori da ogni dubbio che se questo gruppo vorrà quanto meno tornare a giocare una semifinale scudetto (risultato raggiunto lo scorso anno in Under 15) dovrà decisamente salire di tono, a partire dalla sfida di ritorno. L’impressione lasciata da domenica è infatti che a fare la differenza siano state più le giocate dei singoli, fatto che non rende del tutto giustizia ad una squadra che si è classificata al primo posto del Girone A attraverso diverse prestazioni molto più convincenti.

Oltre ad essere mancati sul piano del collettivo in fase offensiva, i bianconeri sono poi da rivedere anche nel non possesso. Il Lecce si è dimostrato più reattivo sulle seconde palle ed in occasione dei due gol subiti, la difesa juventina non ha evidentemente avuto la percezione del pericolo. Indicativo è anche il fatto che ben tre ragazzi siano rimasti negli spogliatoi all’intervallo, segno di una prima frazione in cui la squadra non si era espressa ai suoi consueti livelli. Il tentativo di provare a scuotere i suoi da parte di mister Grauso, attraverso questa mossa, ha poi funzionato fino ad un certo punto. Mentre nel primo quarto d’ora della ripresa la squadra ha cercato con decisione e poi trovato il terzo gol, in vantaggio di due reti la prerogativa è stata quella di amministrare, sfruttando raramente gli spazi lasciati da un Lecce sbilanciato per provare a chiudere quasi in via definitiva la pratica. Questo atteggiamento ha con ogni probabilità portato alla disattenzione sugli sviluppi della punizione valsa al Lecce il 2-3 che ha in parte riaperto il discorso qualificazione. Domenica prossima, a Vinovo, occorrerà perciò un’altra Juventus, tanto per passare il turno, quanto per dare un segnale a sé stessa ed alle avversarie.