Difesa bassa e ripartenze lampo: così la Pro Vercelli ha inguaiato il Renate

I ragazzi di Roberto Uranio, dopo una super prova nell'andata dei quarti di finale, reggono più volte l'urto contro i nerazzurri e accedono alla semifinale!
03.06.2025 11:30 di  Matteo Vigliotti   vedi letture
Difesa bassa e ripartenze lampo: così la Pro Vercelli ha inguaiato il Renate

Sarebbe stato difficile immaginare una partita più bella di quella andata in scena il 25 maggio al Silvio Piola di Vercelli. Eppure così è stato. Dopo l'incredibile 4-2 con il quale i piemontesi hanno superato i campioni d'Italia in carica del Renate, le probabilità di assistere a uno scontro entusiasmante sette giorni dopo in casa nerazzurra erano altissime; tuttavia, e siamo fieri di dirlo, hanno anche superato tutte le nostre più rosee aspettative. 

Il centro sportivo Mario Riboldi non era evidentemente ancora saturo di belle partite. Poche ore prima dello scontro tra i 2008 nerazzurri e i pari età della Pro Vercelli, l'Under 15 delle Pantere ha assistito impaurita alla ferocia dei cacciatori della Giana Erminio, a un passo dal colpaccio, ma per fortuna di Thomas Rosa e compagni, il colpo della squadra di Gorgonzola era a salve; nonostante la sconfitta per 2-1, il Renate ha conquistato la semifinale e i presupposti per la doppia qualificazione in due categorie diverse nella final four c'erano tutti. Primo indizio, il vantaggio quasi immediato di Federico Bassani, strepitoso nel capitalizzare la prima vera palla gol nella gara con un sinistro che gli è valso il primo posto nella nostra Top 3 (vi invitiamo a dare un'occhiata alla sua prodezza, uscirà domani!). 

Nella ripresa, il copione non cambia; le bianche casacche difendono bassissimo, i nerazzurri fanno la gara e mettono sotto pressione l'organizzata retroguardia piemontese. Ma la bravura della Pro Vercelli è nascosta qui, in pochi tocchi e attimi; la squadra sta bene e si vede dalla ferocia agonistica con cui i ragazzi di Roberto Uranio aggrediscono i portatori palla avversari, recuperano e ripartono. I primi due gol degli ospiti arrivano così, in modo incredibile: prima Di Franza poi Prella salvano sulla linea due gol fatti, il centrocampo bianconero stanato sulla linea dell'area di rigore spazza la minaccia, gli attaccanti legano e ripartono. Il rigore conquistato da Shaker e trasformato dal tocco su ribattuto di Orsi e la botta in corsa di Valentino; copia, incolla e il Riboldi ammutolito. 

Da due corner del Renate nascono le due reti della Pro Vercelli. Ironia della sorte, saranno altri due calci piazzati a consentire alla compagine nerazzurra di rimettere la testa avanti: nel giro di dieci minuti, Riccardo Guidi si tramuta in falco e spinge in porta una clamorosa doppietta che regala un finale ad altissima intensità e carica emotiva. Peccato per i ragazzi di Giovani Cristiano che i quattrocentristi avversari non siano ancora saturi. Sull'ultimo calcio di punizione della partita, le bianche casacche (rimaste in 10 per l'espulsione di Gazzola) recuperano stoicamente il pallone e srotolano il tappeto rosso a Quaglino che ha 50 metri a disposizione per saltare Zappa e mandare in estasi i propri tifosi, accorsi numerosissimi. 3-3 pazzesco e Pro Vercelli in semifinale. Il calcio è uno sport terribile e, al contempo, meraviglioso.