Un gioiello in una stagione difficile: il Nardò si gode Gianmarco Mancarella.

Il classe 2002 sta dimostrando a suon di prestazioni e gol il suo valore, nonostante un'annata difficoltosa per la squadra.
29.04.2022 11:00 di  Corrado Consolandi   vedi letture
Un gioiello in una stagione difficile: il Nardò si gode Gianmarco Mancarella.

Nonostante i problemi, il Covid e tanti infortuni, il Nardò si sta giocando la salvezza nel girone H di Serie D: in piena zona playoff, la squadra guidata da mister Pasquale De Candia ha ancora a disposizione punti per salvarsi. E certamente il mantenimento della categoria passa per le giocate, i piedi e i gol di Gianmarco Mancarella, giovane in prestito dal Lecce, che sta disputando una buona prima stagione con i più grandi. Un girone duro e complicato: nonostante nell'ultima partita il Nardò non sia riuscito a vincere contro il Brindisi (sconfitta per 2-4), il classe 2002 ha segnato un gran bel gol da fuori area di sinistro (il quinto in stagione), e con una giocata importante ha propiziato anche il secondo gol della sua squadra.

"Un giovane estremamente interessante, che può ricoprire vari ruoli in attacco anche se adesso sta giocando mezz'ala - racconta Massimo Manca, vice allenatore - ha ottime qualità tecniche, un buon tiro con entrambi i piedi e anche fisicamente il ragazzo è già a buon punto. Ha potenzialità per emergere e giocare anche in categorie più alte: ha capito una cosa fondamentale, cioè come ti alleni durante la settimana, giochi la domenica. Va sempre a mille, si impegna tanto, quest'anno è stato praticamente sempre titolare: ha segnato cinque gol, ma sono convinto che sarebbero potuti essere di più".

Per i giovani italiani il campionato di Serie D rappresenta una sfida decisamente impegnativa: Mancarella viene dalle giovanili del Lecce, è alla prima esperienza tra i grandi, lontano da casa. Ragazzi di 18, 19, 20 anni che si trovano a giocare con calciatori già formati, adulti, "vecchie volpi" che hanno presenze anche tra i professionisti. E Mancarella sembra non aver accusato questo salto: "Il ragazzo ha certamente qualità: dovrebbe essere più concentrato in partita per tutti i 90 minuti, ma è giovane, migliorerà - continua Manca - mister De Candia e noi dello staff cerchiamo poi molto il dialogo, soprattutto con i più giovani: serve dare fiducia, far capire che giocano non per obbligo, ma perché se lo meritano, anche a scapito di compagni più anziani".

E Mancarella in questa stagione sta certamente dimostrando le sue qualità: un ragazzo timido e tranquillo, ma che in campo si trasforma: "Ha personalità, non ha paura a cercare la giocata, a farsi dare il pallone, questo è molto importante".
La Serie D si conferma quindi campionato decisamente interessante e formativo per i giovani italiani: serve certamente un'unione di intenti, tra i ragazzi che devono credere nelle loro qualità, allenatori che riescano a valorizzarli, una politica societaria che punti a far giocare i calciatori per meriti reali e non per obbligo. E il Nardò e il Lecce si augurano che dopo questa stagione, Mancarella possa fare un ulteriore salto in avanti nella sua carriera.