Giocate a memoria e tanta qualità: che Cesena abbiamo visto domenica!

Guai a lasciare spazi e libertà di inventare ai giocatori di Tamburini, che sanno fare male in tutti i modi. Cosa ha insegnato la partita di domenica
22.05.2024 13:45 di  Alessandro Torre   vedi letture
Giocate a memoria e tanta qualità: che Cesena abbiamo visto domenica!

Sestri Levante e Cesena, due formazioni dal percorso molto differente, con ambizioni e un grado di entusiasmo diversi fra loro, si sono affrontate domenica scorsa allo stadio "Edoardo Riboli" di Lavagna. Per i rossoblu questi play-off rappresentano già un traguardo di cui essere davvero orgogliosi, soprattutto se centrato al primo anno tra i professionisti e grazie ad un inesauribile lavoro sul campo e dietro le scrivanie per allestire una squadra competitiva in poco tempo. Tanti i giocatori che lo scorso anno militavano in squadre dilettantistiche e che, al primo tentativo tra i pro, hanno dato vita a un'annata molto positiva, a testa altissima nel confronto con squadre più blasonate; discorso valido anche per il mister dei "corsari", Silvestro De Lucia. Arrivati ai play-off, tutto quello che arriva di buono può essere visto come un premio per la superlativa stagione fatta.

Per il Cesena di Yuri Tamburini invece le ambizioni sono necessariamente un po' più profonde, lo suggerisce il background di una squadra che è solita arrivare in fondo agli spareggi per la vittoria del campionato e, come andremo a vedere, anche a vincerli. Il gruppo di ragazzi dell'Under 17 cesenate, infatti, ha trionfato nel campionato di Serie C Under 15 nel 2021-22 e ha concesso il bis in Under 16 nel 2022-23, al primo anno di Tamburini al Cesena. Inevitabile pensare alla volontà di provare a fare tris, avendo come base l'ottima regular season realizzata nel Girone B. 

La squadra bianconera ha infatti "cannibalizzato" il proprio girone con 68 punti fatti, solo 28 gol subiti (seconda miglior difesa) ma, soprattutto, i 105 gol segnati che fanno strabuzzare gli occhi. Il secondo posto in classifica è dovuto soltanto all'altrettanto super campionato del Vicenza, che ha fatto lo stesso numero di punti, ma con gli scontri diretti a favore nei confronti dei romagnoli. Il connubio tra allenatore e squadra è stato chiarissimo domenica in questo primo appuntamento nei play-off: il Cesena gioca a memoria, tutti i giocatori si muovono in simbiosi e il timing di alcune giocate ne è stato l'evidente testimonianza. 

La capacità di fare male in vari modi è stata fondamentale contro il Sestri. Due reti sono arrivate dopo delle percussioni centrali, la terza su cross dalla destra, le ultime due, complice lo sbilanciamento nel finale dei rossoblu, su imbucate in contropiede. Una squadra che ama avere il pallone fra i piedi, gestire il possesso ed aggredire gli spazi laterali al momento giusto. Lo ha fatto con i terzini, Teleku a sinistra e Antoniacci a destra, e le mezzali, domenica Berti e Comandini, evitando spesso di sbilanciarsi grazie al prezioso lavoro di equilibratore di capitan Zamagni in mezzo al campo. Poi, a partire dalla trequarti, la fantasia di Bertaccini a legare centrocampo e attacco e una dose di sana spietatezza sotto porta, con la tripletta di Galvagno e la doppietta di Sanaj

Il risultato finale del primo atto è stato un 5-1 che fa guardare con fiducia al ritorno in casa per i bianconeri, pur sapendo che nel calcio nulla viene deciso senza il giudizio del campo. A noi non resta che raccontarvi quale sarà, per questo ottavo di finale e, in generale, per il prosieguo della stagione.