L’intervento di Paolo Ghisoni su TMW Radio post Francia-Italia Under 21

Il direttore de La Giovane Italia è stato ospite a Maracanà per approfondire le tematiche principali riguardanti la Nazionale e la Serie A.
23.06.2023 18:00 di  Stefano Rossoni   vedi letture
L’intervento di Paolo Ghisoni su TMW Radio post Francia-Italia Under 21
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© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Questo pomeriggio il nostro direttore responsabile Paolo Ghisoni è eccezionalmente tornato in collegamento su TMW Radio nella trasmissione Maracanà per commentare insieme al conduttore Marco Piccari ed i suoi ospiti Stefano Impallomeni e Alex Frosio quanto incredibilmente accaduto nella sfida tra Francia e Italia Under 21.   

Il primo tema che tiene banco in studio è la differenza nell’utilizzo del Var tra Mondiale Under 20 ed Europeo Under 21, attribuendo ad Infantino la paternità dell’introduzione della tecnologia. Dello stesso avviso non è però il nostro direttore: “Il precursore del Var è Boban: nel 2017 in Confederations Cup si è sperimentato sotto suo impulso la correzione in corso d’opera di una decisione arbitrale in funzione del Mondiale in Russia. Dato il rapporto d’amicizia che mi lega a Zvone, non comprendo come uomini di campo come lui e Rosetti abbiano accettato una decisione del genere. L’unica spiegazione plausibile è che nell’Uefa convivano due anime: abbiamo una corrente composta da gente che ha appunto l’esperienza del campo ed un’altra di figure politiche. Ogni tanto bisogna far passare la linea dei burocrati, con il risultato in questo caso di una correzione in corso d’opera”.

“È stata in verità tutta una questione legata al budget – continua Ghisoni – non si è voluto investire sulla tecnologia perché non ritenuta necessaria per una manifestazione come l’Europeo Under 21 nonostante le statistiche dicano tutt’altro: il Var corregge gravi errori in circa 6/7 partite nell’arco di una singola competizione targata Uefa! Il disastro era annunciato, ad ingigantirlo ulteriormente poi aggiungiamo che è accaduto tutto in una partita tra Francia e Italia con designatore arbitrale italiano. La cosa davvero allucinante è però una su tutte: l’Uefa incassa con la sola Champions League 5 miliardi di euro, il Var per coprire l’intera manifestazione sarebbe costato tra i 400 ed i 500 mila euro”.

Sull’arbitraggio, andando oltre l’impossibilità di correggere gli errori commessi per l’assenza della tecnologia, ha poi aggiunto: “Gli arbitri designati per una manifestazione del genere, per ragioni di graduatorie, sono chiaramente di livello più basso. C’è poi in più la volontà dell’Uefa di provare a fare un passo indietro, tornando a dare spazio alla sola terna arbitrale, ma a questo punto, per fare questo tipo di test senza Var, occorreva affidarsi all’élite della classe arbitrale”.

Su Rovella, sulla scia di quanto detto da Frosio prima di congedarsi, si è poi espresso così: “Mi ricorda un po’ il primo Barella, ogni tanto si lascia andare a qualche eccesso di foga che gli costa il cartellino nelle prime fasi di gara e lo manda fuori giri. Secondo me ci sono dei punti in comune tra i loro percorsi. Lo ritengo uno dei nostri migliori prospetti a centrocampo e sono certo che maturerà. Andando in una grande squadra nella prossima stagione di sicuro crescerà più rapidamente perché potrà apprendere dai grandi giocatori”.

Inevitabile poi un pensiero su Tonali: “Solitamente è di ghiaccio, ma ieri sera si percepiva quanto fosse in difficoltà. Sembrava il ragazzo dei primi tempi al Milan in cui aveva tutti i riflettori puntati”.

Chiusura, infine, in risposta a Stefano Impallomeni sul mancato intervento di Gravina: “Non ricordo una sommossa del presidente della federazione irlandese quando la nazionale di Trapattoni venne eliminata agli spareggi di qualificazione al Mondiale 2010 dalla Francia per quell’episodio a dir poco clamoroso del fallo di mano di Henry sul gol dei transalpini. Ci sono delle situazioni istituzionali da rispettare. D’altra parte, pur adorando la signorilità di Paolo Nicolato, non mi sono trovato completamente d’accordo con le sue dichiarazioni nel post-gara. Sarebbe stato giusto sottolineare come la squadra sia stata fortemente penalizzata, abbiamo segnato regolarmente il gol del 2-2. Le facce dei ragazzi erano eloquenti, si tratta di calciatori che giocano tutti in campionati in cui il Var corregge gli errori arbitrali. La cosa più sconvolgente di questo Europeo sarà comunque vedere per le migliori otto l’inizio di una competizione diversa, con il Var si gioca ad un altro sport”.