Andrea Luongo, il talento del Torino che si ispira a Ronaldinho

Elemento chiave della formazione Under 16, nella scorsa giornata è risultato decisivo con un rigore procurato, due gol e un assist.
30.04.2024 15:00 di  Stefano Rossoni   vedi letture
Profilo IG: Andrea Luongo
Profilo IG: Andrea Luongo

Il Torino vola agli ottavi di finale al termine di una partita pazzesca, a cui va dato grande merito allo Spezia per la sportività e la voglia di concludere al meglio la stagione, nonostante (a differenza dei granata) non si giocasse alcuna qualificazione, considerato il distacco dalla quinta in classifica. 

Un clamoroso 5-4 che ha messo in risalto, ancora una volta, le splendide qualità di Andrea Luongo, elemento chiave della formazione Under 16 allenata da Michele Vegliato. Rigore procurato, un assist e due gol, in una gara che lo ha visto grande protagonista, oltre che decisivo per la conquista di un importante obiettivo. 

Parliamo di un calciatore completo e molto intelligente a livello tattico, che può essere impiegato praticamente in tutti i ruoli del centrocampo, dal regista fino a occupare la zona di trequarti. Dotato di una tecnica veramente notevole, che evidenzia nel primo controllo e soprattutto nel dribbling, dove ama superare l'avversario con finte "fantasiose", dall'alto coefficiente di difficoltà. Non è un caso che si ispiri a Ronaldinho, uno dei giocatori più forti nella storia del calcio brasiliano (e non solo), che ha fatto del divertimento e dello spettacolo le basi principali del proprio modo di intendere questo sport. Da menzionare, inoltre, le ottime qualità a livello di tiro in porta: ricordiamo molto bene la conclusione a giro, scoccata dai 20 metri, con cui è andato a segno nella trasferta della scorsa stagione a Cagliari. 

Un profilo di questo livello non poteva passare chiaramente inosservato, soprattutto agli occhi de La Giovane Italia, che ha deciso di inserirlo nell'ultima edizione dell'Almanacco. Abbiamo avuto modo di parlare, proprio in occasione dell'uscita del nostro prodotto, insieme ad Antonio Peluso, suo allenatore ai tempi della Peluso Academy, che ci ha presentato così il ragazzo: "Andrea è un giocatore di grande talento. Da noi era determinante sia sotto l’aspetto tecnico che carismatico, perché si tratta di un ragazzo che ha sempre avuto una grande leadership. Non è un caso che a Torino gli abbiano anche dato la fascia da capitano. Puntano molto su di lui e hanno ragione: è di assoluta prospettiva”.

Parole importanti, ma assolutamente meritate per un giovane calciatore che, insieme al suo Torino, vuole stupire tutti nelle fasi finali del campionato Under 16.