L'intervento di Paolo Ghisoni a Maracanà

Durante l'appuntamento con TMW Radio, il nostro direttore si è soffermato principalmente sulle questioni relative alla Nazionale.
28.03.2023 18:00 di Stefano Rossoni   vedi letture
L'intervento di Paolo Ghisoni a Maracanà
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Durante il pomeriggio di Maracanà, consueto appuntamento di TMW RadioPaolo Ghisoni è intervenuto per approfondire alcune tematiche relative alla Nazionale, partendo innanzitutto dalla vittoria dell'Under 21 contro l'Ucraina.

"Noi i calciatori forti, di prospettiva, li abbiamo. Cancellieri e Mulattieri sono ancora in divenire, Colombo invece è quasi un prototipo di prima punta finita, da rifinire e sgrezzare. Un ragazzo umile ma determinato, senza "grilli" per la testa. È un giocatore con delle caratteristiche che si sposano alla perfezione con il processo di rinnovamento di Mancini. Fossi stato in lui, restando alle provocazioni (ma fino ad un certo punto) avrei detto: "Partiamo da Colombo, poi pensiamo agli altri 10". Non possiamo bruciare un giocatore e fargli fare un altro giro in Under 21, poi ti arriva il 2006 che ha fatto 6 minuti in Serie A, non ha segnato un gol e sorpassa a destra una generazione. Oltrettutto, non c’è nessun 2002 italiano che ha fatto meglio di Colombo".

"Se dovessimo costruire l'ossatura futura, ovvero "le basi su cui fondare" la Nazionale direi Donnarumma tra i pali, o in prospettiva Carnesecchi - ha proseguito Paolo Ghisoni nel suo intervento - Spazio a Scalvini in difesa, a centrocampo ci sono tanti nomi mentre davanti fiducia prima a Scamacca, che ha ancora moltissimi margini di crescita. E poi Colombo: con questi giovani puoi tentare un rinnovamento vero e proprio"

C'è stato tempo, infine, per una domanda dei radio-ascoltatori che riguardava Francesco Camarda, primo nel Ranking Under 15 de La Giovane Italia e attaccante che sta facendo benissimo con la maglia del Milan: “Andiamoci con grande cautela. Parliamo di un classe 2008, è un ragazzo molto forte che gioca da sottoleva e lo scorso anno ha vinto il campionato, però non "diamo fuoco" a tutto perchè bisogna per forza incendiare l'ambiente con i giovani. Il PSG fa giocare un 2006, Warren Zaïre-Emery. Quando vedremo Pafundi titolare in Serie A oppure un 2005, allora potremo anche prendere in considerazione un 2008. Attualmente però siamo in una galassia diversa”.