Paolo Ghisoni: "Il Mondiale in Qatar è come andare ad uno spettacolo e conoscere già i protagonisti"
Durante l’appuntamento del martedì pomeriggio con Maracanà, il nostro direttore Paolo Ghisoni è intervenuto per approfondire alcune tematiche d’attualità relative al calcio. In collegamento presente anche Malù Mpasinkatu.
L’argomento principale è stato il Mondiale in Qatar, con le semifinali in programma oggi e domani: “Sono più curioso dei risvolti extra-calcistici, perchè si invertirebbe il mondo nel momento in cui si arrivasse ad avere una finalista africana, con la vittoria in semifinale contro la Francia e tutti quei contorni storici del Marocco. Il Mondiale l’ho visto pochissimo, come già affermato qualche puntata fa ho sempre tifato per le squadre africane. Onestamente, però, credo sia difficile vedere il Marocco in finale: ricordo Inghilterra-Camerun, non voglio sempre pensare male però mi dà proprio l’idea di qualcosa di “apparecchiato”. Sto vedendo cose extra-calcio incredibili, credo non abbiano mai gettato ombre così pesanti su tutto ciò che è stata questa edizione. Lo ripeto: è il Mondiale che non esiste, l’equivalente del Torneo di Viareggio nell’ambito del campionato Primavera. È evidente che passeranno Francia e Argentina, la finale che tutti si aspettano: da una parte l’ultima apparizione in Nazionale di Messi, dall’altra il suo erede Mbappè”.
“È un risvolto brutto del calcio, tutto l’apparato è stato “drogato” per portare i Mondiali in Qatar - ha proseguito il direttore de La Giovane Italia nella sua analisi - Per certi versi sono stati anche ipotizzati i personaggi finali, con delle storie da esaltare. É come andare ad uno spettacolo teatrale sapendo già che i protagonisti sono quelli. Oltre ai meriti di campo, ci sono certi interessi dietro l’aspetto prettamente sportivo che sinceramente mi hanno fatto vacillare. Magari mi sbaglio: vince la Croazia, vince il Marocco e io sarò più che contento”.
La puntata si è poi chiusa con una domanda inerente alla gara di stasera tra Argentina-Croazia e su chi, tra Messi e Modric, risulterà decisivo: “Se Malù prende Messi, io vado volentieri con Modric - ha detto Paolo Ghisoni scherzando - Mi dispiace per Messi, ma gli altri giocatori argentini meritano di perdere per come hanno esultato al termine del match contro l’Olanda. Possono esserci tutte le attenuanti del caso, dalle provocazioni agli sfottò durante la partita, però quella foto dopo il rigore realizzato da Lautaro Martinez mi ha fatto veramente ribrezzo. Bisogna saper vincere e l’Argentina non lo ha dimostrato”.