Sottovalutarli sarebbe un errore: l’Uzbekistan è tutt’altro che una sorpresa
Domani alle 13:30, l'Italia di Favo affronterà l’Uzbekistan negli ottavi di finale del Mondiale Under 17. Un appuntamento che si preannuncia ben più complesso di quanto il blasone possa suggerire...
Il cammino dell’Uzbekistan nella fase a gironi ha confermato quanto di buono emerso negli ultimi cicli tecnici. Inserita nel girone J, ha chiuso al secondo posto con 6 punti, mettendo in mostra qualità, compattezza e soprattutto una notevole efficacia offensiva, come dimostrano (ad esempio) le 6 reti rifilate al Panama. Decisiva è stata anche la vittoria contro il Paraguay, squadra che a sua volta ha poi messo in grande difficoltà il Brasile, una delle principali favorite del torneo, nel turno dei trentaduesimi. Un girone equilibrato, in cui l’Uzbekistan ha dovuto cedere il passo soltanto all’Irlanda, qualificatasi agli ottavi grazie al successo ai rigori contro il Canada. Il biglietto per gli ottavi è arrivato anche per gli uzbeki proprio dagli undici metri: nella sfida dei trentaduesimi contro la Croazia, la freddezza nei momenti chiave ha permesso loro di proseguire un percorso internazionale sempre più solido.
Ma ciò che rende l’Uzbekistan un avversario realmente pericoloso non è soltanto quanto dimostrato in questo Mondiale. Negli ultimi anni, il Paese ha infatti collezionato risultati di assoluto rilievo nelle competizioni giovanili, certificando una crescita costante del proprio settore calcistico. Tra i successi più significativi figurano il secondo posto nella AFC U23 Asian Cup del 2022, il terzo posto nella AFC U17 Asian Cup del 2023, la conquista del titolo nella AFC U20 Asian Cup sempre nel 2023, un nuovo secondo posto nella AFC U23 Asian Cup del 2024 e, soprattutto, il recentissimo trionfo nella AFC U17 Asian Cup del 2025. Risultati che parlano chiaro: l’Uzbekistan è ormai una realtà consolidata nel panorama giovanile asiatico.
Alla luce di questo percorso in costante ascesa, la sfida di domani per gli Azzurrini si annuncia tutt’altro che agevole. L’Uzbekistan è squadra organizzata, fisica, con individualità brillanti e con la consapevolezza derivante dai successi recenti. Per l’Italia sarà fondamentale mantenere alta l’attenzione, imporre il proprio ritmo e sfruttare al meglio le occasioni create, consapevoli che l’avversario non concederà nulla. Una partita che promette equilibrio, intensità e, soprattutto, la necessità di una prestazione di grande maturità. Perché l’Uzbekistan, oggi, non è più un outsider: è un ostacolo concreto, ambizioso e in piena crescita.
