È Roberto Scaglione l’MVPlayer di Inter-Genoa, 2ª giornata dei playoff, Girone A

Il numero 10 rossoblù sblocca la partita su punizione, batte il calcio piazzato da cui nasce il 2-2 ed è un pericolo costante per la difesa avversaria
07.05.2023 11:00 di  Luca Pellegrini   vedi letture
Roberto Scaglione
Roberto Scaglione

«Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore: non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore. Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia» cantava Francesco De Gregori nella splendida canzone: “La leva calcistica della classe ‘68”. Una frase che si addice perfettamente alla partita di Roberto Scaglione, numero 10 del Genoa che ieri ha perso 4-2 contro l’Inter nella seconda gara dei playoff del campionato Under 14 Pro.

Il fantasista del Grifone sblocca il match con un autentico gioiello su calcio piazzato: destro a giro da posizione leggermente defilata sulla fascia sinistra, traiettoria perfetta e pallone che si insacca alle spalle dell’estremo difensore. Il vantaggio dura solo un quarto d’ora, dato che i nerazzurri trovano il pari su rigore. Nel recupero del primo tempo, però, il Genoa ha l’opportunità di riportarsi avanti. Scaglione, vera spina nel fianco della difesa avversaria, si guadagna un penalty e si presenta sul dischetto per la doppietta personale: conclusione decisa, portiere da una parte e sfera dall’altra. Al posto del rumore leggero della rete che si gonfia, però, al “Suning Youth Development Centre” ne risuona un altro, inconfondibile, più secco: quello del pallone che impatta sulla traversa. L’arbitro fischia la fine delle prima frazione e Scaglione è inconsolabile, come se – dentro di sé – sapesse che da quell’errore in avanti le sorti del match sarebbero cambiate. Ad inizio ripresa, infatti, i padroni di casa mettono la freccia. Stavolta, però, a durare poco è il +1 dell’Inter: ennesima punizione, di nuovo il numero 10 ospite sul punto di battuta, cross insidioso in area di rigore, Lleshi è il più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone e riporta il risultato in parità. I nerazzurri non si disuniscono e al 14’ tornano in vantaggio, ma la partita è tutt’altro che in discesa. Il Genoa dimostra caparbietà e organizzazione e, dopo due giri di lancette, dalla stessa identica mattonella da cui aveva innescato la rete di Lleshi, Scaglione va ad un soffio dal secondo sigillo personale dal gol del sorpasso. A strozzargli l’esultanza ci pensa Galliera, che si distende e devia in angolo. 

La parata del portiere dell’Inter è la sliding door della gara. I ragazzi di mister Pedrinelli, infatti, al 32' calano il poker e mettono in ghiaccio i tre punti. Chissà cosa sarebbe successo se il rigore calciato in chiusura di primo tempo non si fosse infranto sulla traversa. Chissà se la doppietta di Scaglione avrebbe garantito il successo al Genoa. Interrogativi che rimarranno senza una risposta e che, probabilmente, occuperanno per un po’ la testa dell’attaccante rossoblù. L’errore dal dischetto, però, non cambia certo il giudizio sulla sua prestazione. 70’ di altruismo, coraggio e fantasia. Il resto sono semplici dettagli, che al massimo possono fare la differenza tra un gol e un legno. Ma come cantava De Gregori, non è da questi particolari che si giudica un giocatore. Soprattutto a 13 anni.