Parola agli allenatori: Massimiliano De Gregorio della Spal

Questa domenica abbiamo il piacere di scambiare quattro chiacchiere con il tecnico della Spal Under 15 che milita nel Girone B.
08.01.2023 20:00 di Rosario Buccarella   vedi letture
Fonte: Alessandro Fontana
Parola agli allenatori: Massimiliano De Gregorio della Spal

Buongiorno Massimiliano e grazie mille per la disponibilità. Ci racconti come è iniziata la tua carriera da allenatore?

“Ho un percorso sia da calciatore che da allenatore alle prime armi nei dilettanti. Ho iniziato molto giovane ad allenare praticamente in tutte le categorie giovanili dilettanti fino ad arrivare 8 anni fa qua a Ferrara alla Spal. Sono arrivato in un momento della società di rifondazione Ruggero Ludergnani che ha aiutato a risollevare le sorti e ha deciso di accogliermi grazie alla mia conoscenza del territorio e del settore giovanile. L’idea della famiglia Colombarini, allora in carica, era quella di ripartire dal territorio e quindi mi sono sentito subito a mio agio in un ambiente come quello spallino”.

Che ruoli hai ricoperto in questi anni alla Spal?

“L’inizio è stato come responsabile del progetto accademia scuola calcio, allenando in campo anche i più piccoli. Ho poi fatto il collaboratore dell’U16 e dell’U15 per arrivare a coordinare tutta l’attività di base con l’arrivo del responsabile Andrea Catellani. Anche oggi che ricopro la carica di allenatore dell’U15 (già allenata nell’annata del 2005) continuo a essere responsabile dell’attività di base perché riteniamo come Spal che la categoria dell’U15 sia il primo scalino verso i grandi iniziando i campionati nazionali. Possiamo dire che è la prima fascia nella quale si può valutare il lavoro svolto in tutto il settore giovanile e quindi diventa davvero fondamentale come fascia d’età”.

Che filosofia di gioco apporti alle squadre che alleni?

“Fortunatamente le mie idee di gioco sono in linea con quelle della società e quindi tutto il gruppo di lavoro ha gli stessi principi. Al centro c’è sempre e solo il ragazzo. La cosa fondamentale è creare le condizioni ideali per far crescere l’individuo, non solo dal punto di vista tecnico o tattico ma anche mentale e caratteriale. Da noi è indifferente giocare ad esempio a tre o quattro dietro, l’importante è che ogni ragazzo sia in grado di leggere gli spazi e i tempi in modo da essere sempre efficace e capace di leggere ogni situazione. Un’altra cosa che stiamo allenando in maniera importante negli ultimi anni è la parte fisico-atletica. Crediamo che il giocatore del 2030 sarà, ancor più di oggi, un atleta a tutto tondo e quindi il lunedì lo passiamo spesso in palestra e insegniamo ai nostri ragazzi la cultura del loro corpo a 360 gradi. Penso sia importante insegnare le funzioni piuttosto che i classici ruoli. Mi piace stressare l’aspetto dei duelli uno contro uno e la tattica individuale perché negli ultimi tempi ci si concentra molto sulla tattica collettiva. Inoltre penso che questi fondamentali siano importanti anche per aumentare la consapevolezza e l’autostima dei ragazzi”.

A chi ti ispiri come allenatore?

“Arrivando dai dilettanti ho sempre visto tutti come un gradino avanti a me, rendendomi poi conto invece che fare l’allenatore è un continuo confronto e apprendimento quotidiano. Un maestro di calcio che ho avuto la fortuna di conoscere alla Spal è stato Luigi Pasetti, ex Milan e Bologna, magari un nome meno sotto i riflettori ma che è riuscito a incidere molto sui vari ragazzi che ha allenato, non solo calcisticamente ma anche umanamente. Invece un allenatore che è un maestro di tattica e tecnica è Fabio Perinelli da cui mi sento di aver preso l’essere preciso e pignolo. Troppo spesso il gesto tecnico, come detto prima, è trascurato e diventa fondamentale riprendere le basi. Ovviamente non bisogna essere estremisti parlando solo di analitico o situazionale, ma bisogna sapersi districare in base alle qualità dei giocatori che alleniamo. Non dimentichiamoci mai che noi allenatori siamo a disposizione dei ragazzi e non viceversa”.

Ringraziamo Massimiliano De Gregorio per la bellissima chiacchierata e disponibilità e un grosso in bocca al lupo per la seconda parte di stagione.