De Leo, quanta classe per il centrocampo del Mestre
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Il sesto posto in classifica raggiunto con il Mestre e la tredicesima posizione nel Ranking U19 LND rappresentano due buoni traguardi per la prima stagione in Serie D di Gianluca De Leo, centrocampista classe 2002 di proprietà dell’Inter.
Nato a Curteri di Mercato San Severino (SA), la famiglia di Gianluca si trasferisce al Nord quando lui non aveva ancora compiuto due anni. I primi passi calcistici li muove in società come Maserà, Abano Terme e Tombolo Vigontina, con una parentesi negli Esordienti del Padova. Le sue grandi doti tecniche non passano però inosservate e l’Inter, nell’agosto del 2018, decide di puntare su di lui. Per giocare con una certa continuità, il club nerazzurro sceglie di mandarlo in prestito prima alla Berretti dell’Arzignano Valchiampo e successivamente al Mestre in D, dove colleziona 36 presenze e realizza una rete nell’ultima giornata di campionato contro l’Adriese.
È un centrocampista che ricopre principalmente il ruolo di play davanti alla difesa, ma in stagione è stato provato anche come mezz’ala e da trequartista dietro a due punte. Possiede ottime qualità da palleggiatore, alterna passaggi corti a lanci in profondità sempre con grande precisione; rapido nei primi passi e tiene testa agli avversari in velocità anche su distanze più lunghe. Il tallone d’Achille di questo profilo è rappresentato sicuramente dalla componente fisica, che paga inevitabilmente nei duelli aerei.
Nonostante ciò, Gianluca si dimostra molto intelligente come giocatore: sa di non poter competere sui colpi di testa e va quindi alla ricerca della seconda palla. Molto corretto e poco falloso in campo, non si rende protagonista di discussioni accese o spiacevoli vicende con gli avversari. Insieme a Samuel Junior Blue Mamona della Vastese è l’unico calciatore presente nella top 50 del Ranking U19 LND a non aver mai ricevuto un cartellino giallo.
Per conoscere il futuro di Gianluca De Leo saranno decisive le prossime settimane dove si confronterà con genitori, procuratore e dirigenza per prendere la decisione migliore. Ma siamo convinti che, dovunque vada, il suo talento riuscirà ad emergere.
Articolo a cura di Stefano Rossoni.
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