Vi presentiamo la nostra Nazionale: i centrocampisti

Continua la nostra marcia di avvicinamento agli Europei Under 17. A due giorni dall'esordio della Nazionale di Favo, torniamo oggi a parlarvi dei 20 convocati, analizzando in questo caso i centrocampisti. Come sempre, il consiglio è di mettervi comodi per leggere e prepararvi, insieme a noi, all'importante appuntamento di martedì.
ALESSIO BARALLA, EMPOLI
Centrocampista classe 2008, Baralla ha compiuto passi da gigante in questa stagione. L’ultima conferma è arrivata con la convocazione in Prima Squadra da parte di D’Aversa, per la gara di ritorno di Coppa Italia contro il Bologna: un riconoscimento che, sebbene simbolico, racconta bene la stima che l’Empoli ripone nel suo talento. Non potrà chiaramente debuttare in Serie A, ma l'impressione è che il salto tra i professionisti sia solo questione di tempo. Baralla ha dimostrato grande duttilità, alternandosi tra Under 17, Under 18 e Primavera con grande efficacia. Sempre in crescita, sempre nel vivo del gioco. Anche in azzurro ha saputo farsi notare, partecipando al secondo girone di qualificazione con prestazioni convincenti. In Albania vorrà guadagnarsi un posto da protagonista.
CHRISTIAN COMOTTO, MILAN
Quando si parla di colonne portanti di questa Nazionale, il primo nome che viene in mente è quello di Christian Comotto. Centrocampista totale, elegante e "cerebralmente" superiore alla media, è il giocatore che detta i tempi, orienta il pressing, organizza la manovra. Il Milan ha puntato forte su di lui, promuovendolo in Primavera e integrandolo nel progetto Milan Futuro, in vista della prossima stagione (tenendo conto di quello che succederà nel playout con la SPAL). È il centro gravitazionale della manovra azzurra, attorno a cui ruota ogni azione. Sempre presente, sempre lucido, è un leader silenzioso che parla con le giocate. Favo gli affida con convinzione le chiavi del centrocampo: è lui il vero motore di questa Italia.
ANDREA LUONGO, TORINO
La sua stagione con l’Under 17 granata è stata da protagonista assoluto. Luongo ha guidato il Torino al secondo posto nel girone A, lasciandosi alle spalle squadre come il Genoa e cedendo solo alla superiorità della Juventus. Ora si prepara ai quarti di finale contro l’Inter, in una sfida che si preannuncia durissima. Ma nel frattempo, è già pronto a dare il massimo in maglia azzurra. Con l’Italia ha risposto presente ogni volta che è stato chiamato in causa, segnando anche un gol pesantissimo contro la Slovacchia nell’esordio del secondo girone di qualificazione. È il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe nella propria rosa: solido, continuo e capace di accendersi nei momenti che pesano.
VALERIO MACCARONI, ROMA
Con la Roma ha disputato una stagione in crescendo, trovando continuità soprattutto con l’Under 17, ma facendo registrare anche due presenze con l’Under 18 che testimoniano la sua costante ascesa. Nei quarti, affronterà l’Udinese in uno dei confronti più intriganti dell’anno, ma prima ancora vivrà l’emozione di un Europeo. Maccaroni arriva in Albania con consapevolezza e ambizione, forte delle due buone prove offerte a marzo contro Ucraina (da titolare) e Croazia. Il CT Favo ha confermato la sua fiducia, consapevole di avere tra le mani un giocatore affidabile e con margini di crescita enormi. Anche se non sempre parte dal primo minuto, Maccaroni è uno di quelli che possono cambiare l’inerzia di una gara in qualsiasi momento.
VINCENZO PRISCO, NAPOLI
Leader indiscusso del Napoli Under 17, Prisco ha vissuto una stagione incredibile, purtroppo terminata con l’eliminazione ai playoff contro il Monza. Capitano, regista, trascinatore e (soprattutto) bomber: i suoi 11 gol in 21 presenze sono numeri impressionanti per un centrocampista. Ma Prisco è molto più di un giocatore da statistiche: è un regista moderno, capace di dettare i tempi, rompere le linee con passaggi verticali e inserirsi con sapienza. Ha una visione di gioco superiore, un’intelligenza calcistica che gli permette di leggere le situazioni prima degli altri. Per Favo è un punto fermo: in lui vede una guida tecnica e tattica imprescindibile.
FEDERICO STEFFANONI, ATALANTA
Uno dei talenti più completi e maturi di questa generazione. Steffanoni ha conquistato la fiducia di Gasperini già in estate, partecipando al ritiro della Prima Squadra, e nel corso della stagione ha brillato con la Primavera, lasciando il segno anche in Youth League. Centrocampista tecnico, dinamico e intelligente, ha il passo giusto per reggere l’intensità e la qualità richiesta a questi livelli. Con l’Italia ha partecipato a entrambi i gironi di qualificazione, risultando sempre tra i più affidabili in campo. Riferimento silenzioso, ma fondamentale: se gira lui, gira tutta la squadra. Un interprete moderno del ruolo, che unisce equilibrio e visione con una continuità difficile da trovare tra i coetanei.