Davide Mitrica, il pilastro difensivo della Virtus Verona

Un gigante capace di saper leggere le situazioni di gioco, insormontabile nel gioco aereo, coordinato e anche bravo nelle lunghe distanze.
10.04.2024 11:15 di  Francesco Benincasa   vedi letture
Davide Mitrica ©Virtus Verona
Davide Mitrica ©Virtus Verona

La Virtus Verona ha festeggiato in casa dell'Arezzo la vittoria matematica del girone A di Primavera 4 e adesso si gode il momento in attesa della Torres per la fine della regular season. Una partita in cui i ragazzi di Recenti sono stati in grado di saper soffrire durante l'ottimo primo tempo dell'Arezzo di Violetti e soprattutto sono stati capaci di chiudere la prima parte di match in vantaggio per uno a zero. Nel secondo tempo poi, la qualità della capolista è venuta fuori in una partita che non ha lasciato scampo agli amaranto. 

Tra i protagonisti indiscussi di questa Virtus Verona, oltre ai tre marcatori, troviamo lui: Davide Mitrica. Un colosso di centimetri e muscoli capace di dominare in ogni fase di gioco: dalle palle aeree, ai lanci in profondità, all'uno contro uno e alle letture preventive. Un giocatore da un fisico veramente imponente, che si destreggia con grande naturalezza nel ruolo di difensore centrale spendendo bene tutti i suoi centimetri. Nonostante l'altezza è anche molto coordinato e bravo nell'impostazione dal basso della squadra di Recenti. Il suo lancio lungo per le punte rossoblu è un'arma importante vista la capacità dimostrata da parte dei veronesi di saper attaccare la profondità. 

Intelligente tatticamente, il classe 2005 legge bene ogni situazione di gioco e sa fiutare il pericolo in maniera preventiva anche quando l’azione avversaria è appena cominciata. Come detto, la sua forza fisica e la sua stazza lo rendono un avversario impossibile da saltare nell'uno contro uno e difficile da domare sul gioco aereo. È molto bravo anche a muoversi rapidamente di gambe e, nel suo unico errore individuale commesso sabato a Montagnano, è stato capace di recuperare e rimediare all'errore sapendo usare egregiamente tutti i suoi vantaggi fisici.

È un leader della difesa che sa guidare i compagni sia in fase di possesso e soprattutto in fase di non possesso. E nelle lunghe distanze? È dura batterlo anche là: un suo passo equivale a tre passi di un avversario e in progressione sa sprigionare una buona velocità. Se proprio dobbiamo trovargli un difetto, può ancora migliorarsi molto con il piede debole. Possiamo affermare sicuramente e senza problemi che sia pronto per misurare il suo valore con "i grandi".

E se pensate che la sua stazza lo renda cattivo, vi sbagliate. Viene descritto come un ragazzo molto sensibile, che riesce a tirare fuori una fortissima personalità quando inizia la partita, senza mai però essere irrispettoso sia nei confronti dei compagni che degli avversari. Nota di colore: oltre ad allenarsi quattro volte a settimana, ha una passione che non passa inosservata: nel tempo libero dal calcio e dal lavoro ama sollevare "pizze di ghisa" in palestra.